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04 Agosto 2021 - 07:00
NAPOLI.. «Vogliamo vincere a Napoli, la partita si giocherà al secondo turno e noi faremo di tutto per fare in modo che Catello Maresca diventi sindaco di Napoli per realizzare un progetto di cambiamento nel quale ci riconosciamo e al quale abbiamo aderito». Così Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Fi, che ieri ha incontrato a Napoli il candidato sindaco di Napoli civico appoggiato dai partiti di centrodestra, Catello Maresca. «Non rinunceremo a spenderci come Forza Italia in questa campagna elettorale - aggiunge Tajani -, tenendo presente che Berlusconi ama tantissimo la città di Napoli. Quindi il suo nome sul simbolo sarà sicuramente di attrazione e sosterrà comunque la lista di Forza Italia». Sulla candidatura del pm in aspettativa, Tajani dice: «Siamo impegnati in questa giornata di campagna elettorale per sostenere la nostra lista e il candidato sindaco Catello Maresca. Abbiamo sempre detto che aderivamo al suo progetto in maniera convinta perché siamo sicuri che in questa fase della vita politica, soprattutto nelle grandi città, serva aprire al mondo civico, fare in modo che ci siano espressioni del territorio che non si riconoscono nei partiti, che certamente hanno una visione condivisibile con la nostra, che possano governare bene le metropoli italiane». «La presenza di Tajani a Napoli è la dimostrazione di un'ulteriore sensibilità, la dimostrazione di un accordo civico-politico che funziona, come sottolineava Antonio (Tajani, ndr), che ha la concretezza di chi viene a Napoli a dare sostegno e disponibilità del governo alla progettualità civica», ha detto invece il candidato Catello Maresca, evidentemente soddisfatto della visita napoletana del numero due degli azzurri. «Ci tengo e ci ho sempre tenuto e mi fa piacere che il presidente Tajani lo riconosca, perché il mio è un percorso di civico, che ha avuto la grande possibilità e opportunità di essere associato al sostegno dei partiti, che hanno dimostrato questa grande sensibilità ad accompagnare questo progetto creando sinergia tra civismo e politica sana e vera, che si interessa dei problemi della gente, che si occupa dei problemi per Napoli». Poi Maresca aggiunge: «Siamo stati anche oggi nei quartieri, in quartieri anche difficili di Napoli dove andiamo a sentire le esigenze dei cittadini, con la collaborazione istituzionale del governo. Nella sinergia di civismo e politica sana possono arrivare risposte efficaci, dopo 30 anni di malgoverno della sinistra». Maresca ha sentito al telefono anche Silvio Berlusconi. Al centro del colloquio - spiegano fonti di Forza Italia - il futuro di Napoli, i temi della prossima campagna elettorale in vista del voto di ottobre e, in particolare, le proposte del centrodestra per lo sviluppo e contro la povertà. Forza Italia ha deciso di candidare nella sua lista al Comune 16 donne, anche più del limite di legge, in nome del rinnovamento del partito. A un mese dalla presentazione delle candidature però, resta un'incognita chi sarà capolista, più un simbolo che un vero e proprio valore aggiunto al dire il vero, e chi trainerà Fi alle amministrative. A sentire Tajani, è tutt'altro che scontato che il capolista sia il consigliere comunale uscente Salvatore Guangi che pure si dice convinto di essere al primo posto dopo una stretta di mano proprio con Tajani. «Stiamo lavorando per individuare il miglior candidato possibile- risponde il coordinatore nazionale azzurro non sbilanciandosi troppo- Ci sono 3 o 4 nomi con i quali ci stiamo confrontando. La nostra sarà sicuramente una lista competitiva per ottenere un risultato lusinghiero a Napoli sostenendo il progetto di Catello Maresca che voglio ringraziare insieme a tutti i nostri che sostengono questa candidatura a partire dal Ministro del Sud Mara Carfagna che sin da subito ha puntato su Maresca». Per Tajani è necessario «un cambiamento per Napoli dopo la sciagurata amministrazione di de Magistris. Serve una guida diversa, Napoli è la capitale del Sud, si affaccia sul Mediterraneo e deve rinascere avendo più opportunità di quelle avute sino a ora». Fi, rivendica Tajani, si «presenterà con il proprio simbolo e il nome di Berlusconi, un napoletano che parla milanese e che ama questa città per la quale si è sempre impegnato, come fece quando c'era la crisi rifiuti». Salvatore Guangi aveva detto di «credere più a una stretta di mano» che a un atto formale o contratto ma se saltasse la sua investitura farebbe «le proprie valutazioni». «Nessun atto di disistima verso di lui, ora decideremo ma lui è una risorsa» risponde Tajani senza mai nominare direttamente Guangi e rimettendo tutto in discussione. L'alternativa come ha già detto e conferma il coordinatore cittadino di Forza Italia Fulvio Martusciello, è l'indicazione di un nome civico sul quale il partito sembra puntare in questo momento.
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