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20 Settembre 2021 - 07:00
Bassolino: «Trasporti da potenziare». Clemente: «Bagnoli, sfida cruciale». Maresca: «Sicurezza prioritaria»
NAPOLI. Non c’è Gaetano Manfredi ma Catello Maresca, Antonio Bassolino e Alessandra Clemente non si risparmiano nel confronto organizzato da Repubblica al Teatro Sannazaro. «Ho scelto di candidarmi perché la città vive un momento delicato e si decide il suo futuro. E poi perché da diversi cittadini è arrivata una spinta verso di me» apre Bassolino. «Credo in questa città, questi anni da assessore sono stati una gavetta amministrativa che mi ha dato una conoscenza profonda del territorio» sottolinea la Clemente. «Ho fatto per 22 il magistrato, ho servito lo Stato. Oggi mi proietto a dare questo stesso contributo a una città disastrata» è l’opinione di Maresca. Sui trasporti, l’ex governatore è chiaro: «Il servizio pubblico è fondamentale, ma chi non può permettersi un taxi come fa se i bus non passano? Si tratta di completare il grande anello della metropolitana; prolungare linea 6 metropolitana oltre Fuorigrotta e Bagnoli e poi ci deve essere una gestione moderna ed efficace.
Già la linea 2 funziona meglio della 1. E poi credo che ci debba essere un’unica, grande azienda del trasporto pubblico di valenza metropolitana». Bagnoli è l’argomento che tratta la Clemente: «Le bonifiche sono partite, ed è una sfida tra le sfide che consegna la forte visione di Città metropolitana che occorre avere. Bisogna partire dai cittadini e connettere quest’area strategica della città con il resto del territorio. Sul trasporto ricordo che nel 2011 erano 400 i milioni di debito dell’Anm e oggi chiudiamo con avanzo di 40 milioni». il magistrato risponde, invece, ad una domanda sulla criminalità organizzata: «È un tema che riguarda la mia vita che ho speso per combattere la malavita e fortunatamente sono riuscito a raggiungere risultati mai realizzati prima. Questa mia esperienza la porto a Napoli. Occorre subito un tavolo interforze in Prefettura con la partecipazione del sindaco». Bassolino attacca sul degrado cittadino: «Il primo pensiero di un sindaco deve essere quello di riparare strade e marciapiedi. Chi gira si rende conto che in tutti i quartieri ci sono problemi. Occorre una squadra appositamente dedicata di pronto intervento». Spazio alla Clemente sulla questione-porto: «Penso a un’urbanistica che volti il nostro sguardo verso il mare e il porto ha un ruolo fondamentale. C’è anche bisogno di un piano urbano di mobilità sostenibile, perché il porto è una sfida di sviluppo».
Sui rapporti con la Regione, Maresca specifica: «Sono uomo delle istituzioni, che sono sacre. Sarò il sindaco di tutti se eletto, e spero di rappresentarne tanti. Sono sicuro che i napoletani leggeranno i programmi. E con la forza del popolo, il sindaco si presenterà al tavolo con il governatore collaborando. Napoli si salva solo se c’è un patto tra istituzioni, non conflittualità». Poi l’appello agli elettori. «Chiedo il voto ai napoletani sul terreno del lavoro e dello sviluppo della città e il Comune non può fare da solo ma creare condizioni perché ci sia sinergia tra istituzioni, sapendo che il governo Draghi è fondamentale per noi. E questo si può fare con forte rinnovamento della macchina comunale» dice Bassolino. «Sono forte della fiducia che riscontro nei cittadini sulla mia persona. Io mi presento con la trasparenza e la consapevolezza di cosa sono stati questi anni. la vera sfida sta nella digitalizzazione» dice la Clemente. Infine Maresca: «Intendi mettere passione e sacrificio per recuperare la città. Non c’è tempo da perdere, dobbiamo entrare a Palazzo san Giacomo con le idee chiare. Il Governo dovrà intervenire in maniera massiccia per aiutare Napoli».
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