Piazza Garibaldi, Petroli: «Un’area di libero scambio modello Genova»

Luigi Petroli, candidato alla II Municipalità  nella lista “Repubblicani Democratici con Napoli Oltre”, a sostegno di Gaetano Manfredi Sindaco, è ancora una volta in prima linea per ridare dignità e bellezza ad uno dei quartieri più importanti di Napoli nella zona di Piazza Garibaldi, lato  Vasto e Porta Nolana.

In questa area, frequentata da un flusso importante di  turisti e cittadini, non è ancora stato ultimato il progetto dell’architetto francese Dominique Perrault  che prevede  spazi verdi e arredo urbano.

La zona agli occhi di tutti risulta essere abbandonata a sé stessa con la presenza di un vero e proprio  suk abusivo di immigrati.

Gli abitanti del luogo, lamentano da tempo la presenza costante di decine e decine di  ambulanti di nazionalità straniera, specie africani, con  annesso  un mercato dei rifiuti a cielo aperto tutti i giorni.

Da questo malessere, e dal malcontento generale nasce l’idea proposta da Petroli e da Laura Loina, per la riqualificazione e il rilancio dell’area che prende come paradigma il modello  attuato nella città di Genova per garantire i diritti di cittadini italiani e stranieri.

Per tale motivo è stata sottoscritta una  «Delibera di Giunta municipale che impegna la futura amministrazione comunale per la creazione di un’area , da individuare e non densamente abitata, di libero scambio nell'ambito di un progetto di coesione sociale, che pone le basi per regolamentare il fenomeno dei mercatini spontanei in piazza Garibaldi», sostiene Petroli a sostegno del prof Gaetano Manfredi sindaco.

«Serve stabilire e circoscrivere un’area di libero scambio delocalizzata  dove italiani e immigrati possano vendere o scambiare oggetti usati e non provenienti dalla ricettazione, rispettando precise regole sul modello del progetto “Chance” adottato dal Comune di Genova. Solo così restituiremo dignità a una piazza che rappresenta da sempre  la porta d’ingresso della nostra città per i turisti che arrivano alla stazione centrale» conclude Petroli.