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Baretta a Roma per trovare i soldi

Baretta a Roma per trovare i soldi

Frenata sul Patto per Napoli, Manfredi: «Troviamo la forma giusta». Bassolino: «Solo propaganda»

NAPOLI. «Ho avuto già contatti con il Mef e ne ho parlato con il premier Draghi. Stiamo trovando la forma giusta per realizzare quello di cui la città ha bisogno nell’ambito della legge di bilancio». Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi risponde così a una domanda sul Patto per Napoli, l’accordo firmato da Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza attraverso cui il Governo dovrebbe intervenire per riparare la situazione debitoria del Comune. Al momento, però, non sono previsti fondi ad hoc per la città nella legge di Bilancio: nella bozza della manovra non ci sono riferimenti. «Stiamo lavorando a Roma», aggiunge Manfredi che, nonostante tutto, sembra restare fiducioso riguardo un intervento romano. Il primo cittadino, che martedì era stato nella capitale per incontrare il premier Mario Draghi, spiega che l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta «è a Roma per discutere il percorso da fare».

Insomma, il Patto per la città così come firmato dai tre partiti sembra già lontano e si cercano strade alternative per portare a casa i fondi necessari alla città per ripartire. «La situazione della città - spiega il numero uno di Palazzo San Giacomo - è sotto gli occhi di tutti: vediamo una metro che non cammina perché non ha i treni; Ctp che non fa uscire gli autobus perché non ha soldi per il gasolio; i problemi di raccolta e spazzamento perché l’Asia ha problemi organizzativi ed è sottodimensionata dal punto di vista del personale. Ci sono difficoltà sui servizi essenziali al centro ma soprattutto nelle periferie, che sono abbandonate. Non è la stagione per preoccuparsi, dobbiamo lavorare per ricostruire e dare le risposte che le persone si aspettano. Mi auguro di avere gli strumenti finanziari e le risorse umane che ci garantiscano di dare risposte concrete. I napoletani mi hanno votato per questo e dobbiamo farlo». Intanto dall’opposizione arrivano i primi attacchi. dopo la frenata del centrodestra.

Da sinistra Antonio Bassolino accusa: «Adesso comincia ad essere più chiaro che il cosiddetto Patto per Napoli era soprattutto propaganda elettorale senza un vero fondamento nella realtà politica ed istituzionale. Ma molto grandi sono i problemi della città e della sua area metropolitana e dunque è con serietà che si deve stabilire un positivo rapporto di collaborazione con il presidente Draghi e con tutti i suoi ministri». E dal fronte del centrodestra, da ricordare che l’esponente di Napoli Capitale Bianca Maria D’Angelo aveva proposto con una lettera a consiglieri comunali e sindaco l’istituzione di «una commissione d’indagine per il “buco miliardario” al Comune affinché si stabilisca l’esatta somma del deficit e i responsabili, che dovranno pagare per i loro errori»

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