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Via libera al Ddl Concorrenza

Via libera al Ddl Concorrenza

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl sulla concorrenza. Saltato dal ddl sulla concorrenza l'articolo 12 contenente la norma che accelerava l'iter autorizzativo per nuovi inceneritori. Saltata, inoltre, la norma contenuta nel ddl Concorrenza che consentiva ai notai di esercitare in tutta Italia, al di fuori dunque del distretto di appartenenza e della Regione di assegnazione. Una norma che, di fatto, puntava su una maggiore mobilità del notariato.

Il consiglio dei ministri ha confermato la delega sui taxi contenuta nel ddl sulla concorrenza. Sulla questione ci sarebbe stato un dibattito, "seppur dai toni pacati", in Cdm, chiariscono le stesse fonti, precisando che alcuni aspetti della misura devono ancora essere approfonditi e chiusi, soprattutto riguardo alle sanzioni. Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti avrebbe chiesto garanzie per chi è già in possesso di licenze.

"Avviamo un’operazione di trasparenza". Così il premier Mario Draghi nel suo intervento introduttivo nel corso del Cdm sul Ddl Concorrenza. Il Consiglio dei ministri, dopo circa due ore di riunione, ha approvato il disegno di legge. "Oggi presentiamo il Disegno di Legge annuale sulla concorrenza. Prima di lasciare la parola al Ministro Giorgetti e al Sottosegretario Garofoli, che esporranno il provvedimento nel dettaglio, voglio dire alcune parole sulla logica di queste misure" dice il presidente del Consiglio. "Nel recente passato, i Governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione" afferma Draghi. "Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace. Avviamo un’operazione di trasparenza - sottolinea il presidente del Consiglio - e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze". "Si tratta di un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto", aggiunge il premier. "I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni". "Il provvedimento di oggi contiene poi molte misure utili, in un ampio raggio di settori - spiega Draghi - Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". "Approviamo una delega per il riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. Abbiamo inoltre modificato alcune norme in materia di gestione dei rifiuti. In materia di salute - sottolinea - abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità". "La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge - rimarca il premier - È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus”.

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