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Tamponi gratis al Comune: è polemica

Tamponi gratis al Comune: è polemica

Opposizione all’attacco e anche la maggioranza si infuria: «Ritirare subito la delibera»

NAPOLI. Sta facendo molto discutere la delibera di giunta che porta la firma dell’assessore al verde del comune di Napoli Vincenzo Santagada. Il documento infatti, prevede la donazione - a titolo gratuito - di test antigenici e molecolari al Comune di Napoli fino al 31 marzo 2022. Dai banchi del consiglio comunale l’accusa mossa all’amministrazione è chiara: no a privilegi per consiglieri ed assessori. L’assessore Santagada ha tenuto subito a puntualizzare che la delibera «è destinata ai dipendenti dell’amministrazione comunale e dei componenti degli organi di Giunta e Consiglio». Ma la lettura della delibera non convince i consiglieri. Nel testo della delibera si legge che la misura è destinata ai «componenti degli organi di Governo e per i dipendenti degli uffici di supporto agli stessi». In un altro articolo viene invece specificato di: «demandare al direttore generale l’individuazione degli ulteriori uffici comunali ai quali destinare la possibilità di effettuazione di tali test antigenici omolecolari».

Eppure le polemiche sono tante. Dai banchi della maggioranza che sostiene l’amministrazione che si levano le prime richieste per ritirare la delibera: Francesco Emilio Borrelli, Fiorella Zabatta e Luigi Carbone di Europa Verde tuonano: «Chiediamo che venga immediatamente annullata la delibera di giunta che prevede, in sostanza, tamponi gratis per consiglieri e assessori. Si tratta di un provvedimento assolutamente sbagliato e irrispettoso nei confronti di tutti quei cittadini che sono da giorni in fila al freddo presso le farmacie o i laboratori per essere sottoposti ai test per la rilevazione del Covid 19, che arrivano a costare anche 60€. Chiediamo prezzi calmierati per i tamponi così come è stato fatto per le mascherine e vorremmo che l’amministrazione comunale si intestasse questa battaglia anche con il governo centrale». Rosario Andreozzi, consigliere comunale per Napoli Solidale ritiene quello emesso dalla giunta un provvedimento da ritirare immediatamente perché «Purtroppo al di là delle smentite successive il contenuto è chiaro ed è scritto nero su bianco. Credo inoltre che serva urgentemente un consiglio comunale straordinario per discutere dell’emergenza sanitaria, per restituire protagonismo alla città in una fase di conflitto aperto tra stato e regione, per chiedere alla regione stessa misure immediate per alleviare il peso dei costi della prevenzione e del tracciamento dei cittadini e chiarimenti sullo stato di estrema difficoltà della nostra sanità e sulla sospensione dei ricoveri ordinari».

Anche anche dai banchi dell’opposizione non mancano le critiche alla misura messa in campo dalla giunta comunale. «Devo confessare che quando ho letto la delibera stentavo a credere ai miei occhi. Già precedentemente erano stati eseguiti dei tamponi gratuiti al Maschio Angioino ed io non ero d’accordo, in quanto credo che i tamponi debbano essere gratuiti per tutti o per nessuno. A parer mio questa della giunta è una delibera assolutamente inopportuna e che va semplicemente revocata», le parole di Antonio Bassolino. Anche Alessandra Clemente si schiera contro la delibera della giunta Manfredi: «In un momento di grave difficoltà per i napoletani non possiamo dare il segnale che ai politici venga data una corsia preferenziale per sottoporsi ai tamponi. Noi avevamo sollevato la questione già due settimane fa, tramite un ordine del giorno firmato dal Consiglio comunale all'unanimità che invocava l'istituzione di punti diffusi sul territorio per effettuare tamponi gratuiti. Ad oggi nulla è cambiato e anzi la situazione é peggiorata. Crediamo – conclude Clemente - che l’amministrazione debba attivare immediatamente un dialogo con la Regione per dare una risposta alle migliaia di cittadini che stanno pagando di tasca loro centinaia di euro per poter proteggere la loro salute e quella dei loro cari».

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