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31 Gennaio 2022 - 07:00
Prezioso: «Attento al Paese». Arleo: «Sfide importanti». Lombardi: «Autorevole e saggio»
NAPOLI. Da una parte la statura di Mattarella che non si discute, dall’altra la politica malata per la debolezza dei partiti. In mezzo, la stabilità del Paese con le sue scadenze. Questi i commenti nelle voci e nei volti della società civile napoletana. «C’è poco da aggiungere, la rielezione di Sergio Mattarella rappresenta la sconfitta della politica e dei suoi leader e si è dimostrata l’unica via di uscita da una situazione stagnante che bloccava i partiti da giorni. Vista l’impossibilità della politica di convergere su un nome da tutti condiviso, è stata al di là di tutto la scelta migliore, l’unico nome in grado di mantenere anche la stabilità del Governo», afferma Carlo Capuano, specialista in chirurgia e odontoiatria.
«È la sola scelta logica, tenuto conto anche della considerazione di avere Draghi a capo del Governo per la gestione delicata dei primi fondi del Pnrr», sottolinea Giuseppe Arleo, coordinatore dell’Osservatorio economico per la ricostruzione post Covid di Competere.eu. «Indubbiamente le frizioni nelle due coalizioni che si sono verificate negli ultimi giorni sfociate nel gioco dei veti incrociati non possono non avere riflessi sui prossimi mesi del Governo e delle sfide che attendono il Paese. Sono però certo che la rielezione di Mattarella darà garanzie al lavoro e alla serenità dell’attuale esecutivo, tenuto conto di una campagna elettorale forse già iniziata e che sicuramente potrebbe condizionare l’operato di qualsiasi altro Governo». E Linda Migliuolo, insegnante dell’“Andrea Doria”: «Ci siamo salvati un’altra volta grazie alla disponibilità e al grande cuore di un eccezionale uomo delle istituzioni che ha sempre operato con saggezza ed equilibrio.
Con Mattarella al Quirinale e Draghi alla guida del governo il Paese può ancora respirare e guardare con maggiore fiducia a quelle scadenze indifferibili per la ripresa». Alle scadenze dei prossimi mesi guarda anche Ambrogio Prezioso, costruttore, pastpresident degli industriali partenopei: «La rielezione e la disponibilità di Mattarella testimoniano la sua alta attenzione verso un Paese che ha bisogno di compattezza ed unità, specialmente in una fase così delicata a livello sociale ed economico contrassegnata dalle prossime scadenze quando sarà resa operativa la seconda tranche dei fondi europei. La crisi quando colpisce fa fatica a riprendersi, adesso si può guardare con maggiore tranquillità all’immediato futuro». Per Angelo Martino, ristoratore de “Al 53”, ha invece prevalso l’insipienza della politica: «Possibile che parte di una coalizione, forte sulla carta, abbia barattato il Quirinale con sette mesi di stipendio? Purtroppo non esiste più etica politica se non quella del trasformismo. Con tutto rispetto per Mattarella, quando si arriva a rieleggere un presidente che da un anno aveva manifestato la sua indisponibilità si toccail fondo». Su Mattarella non batte ciglio Giovanni Lombardi, imprenditore, presidente del Gruppo Tecno. «È di provata autorevolezza e saggezza. Mi auguro che la sua rielezione possa dare quelle garanzie al premier Draghi di portare avanti il suo lavoro per le riforme e la credibilità del Sistema Italia. Non è stato però edificante lo spettacolo che hanno dato i partiti in questi giorni. Adesso evitino che il sistema produttivo resti indietro»
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