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19 Marzo 2022 - 15:57
«Registro l’ennesimo intervento del dottor Maresca riservato alla mia persona: ancora una volta si fa ricorso ad affermazioni non veritiere pur di screditarmi e, soprattutto, sminuire la mia azione politica. Questa volta, però, si è passato il segno: non ho infatti mai riportato alcuna condanna, né penale né civile, sicché accostare il mio nome alla categoria dei condannati è pura mistificazione. Ho dato pertanto mandato ai miei legali di perseguire nelle opportune sedi l’autore di questa affermazione». lo afferma Armando Cesaro, ex capogruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania. «È triste che si cerchi di camuffare i fallimenti politici propri e la responsabilità del disastro della coalizione di cui si è pretesa la guida, dietro giudizi gratuiti, avventati e diffamatori, dietro la logica dei portatori della verità e moralità assoluta, esercizio logoro e consunto», conclude Cesaro.
L'ATTACCO DI MARESCA.
Le dichiarazioni a cui fa riferimento Cesaro sono quelle che il capo dell'opposozione in consiglio comunale ha rilasciato oggi a Repubblica sul "caso Barbato". Durante le elezioni in Città Metropolitana, Maresca si è scattato una fotografia con l'ex senatore Tommaso Barbato che lo stesso Maresca, da pm, indagò nel 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa (inchiesa per la quale l'ex senatore è ancora in attesa di giudizio in Appello dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna in secondo grado). Il magistrato ha risposto ammettendo di aver commesso un errore nello scattare quella foto. Tra le dichiarazioni rilasciate sul caso, però, c'è anche un attacco a Cesaro: «Ci sono condannati anche da altre parti, che abbiamo allontanato e che sono rientrati in altri schieramenti. Per esempio, appena mi sono insediato ho allontanato Cesaro, e mi farebbe piacere se dicesse dove è andato a finire, se fa politica».
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