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30 Marzo 2022 - 07:00
LE RISORSE Siglato l’accordo, ecco un miliardo e 231 milioni in venti anni: «Un’occasione irripetibile». Draghi: «Restituiamo centralità alla città». Manfredi: «Saremo all’altezza della sfida»
NAPOLI. La sfida è chiara: «Vogliamo restituire a questa città, capitale del Sud e della cultura, la sua centralità. Qui fu istituita la prima cattedra di Economia d’Europa affidata ad Antonio Genovesi». Il presidente del Consiglio Mario Draghi cita anche Benedetto Croce, Matilde Serao, Eduardo e Paolo Sorrentino, e sigla il Patto per Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi che lo accoglie al Maschio Angioino assieme al governatore Vincenzo De Luca e alla presidente del consiglio comunale Enza Amato. «Al Comune destiniamo un miliardo e 231 milioni in venti anni - sottolinea il capo del Governo - contribuendo al risanamento dei conti e legando le erogazioni al conseguimento di determinati obiettivi». Tra questi ultimi, il principale è colmare il divario Nord-Sud. Draghi riconosce che esiste «una questione meridionale che, lungi dal divenire un’occasione per rivendicazioni sterili, deve essere affrontata con determinazione per rendere Napoli e il Mezzogiorno propulsori delle sviluppo». In tal senso, ricorda, «il Pnrr stanzia il 40 per cento delle risorse complessive per il Meridione: 241 milioni di euro vanno al Porto, 150 dei quali al prolungamento e al rafforzamento della diga Duca d’Aosta. Completiamo l’Alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria e destiniamo 136 milioni alla Zona economica speciale della Campania. Investiamo anche sul trasporto pubblico locale, che è sfruttato solo dal dieci per cento dai meridionali, e a Napoli puntiamo al potenziamento di metropolitana, rete tramviaria e autobus puntando anche su una mobilità urbana che usa tecnologie digitali». Draghi sottolinea anche «un importante intervento sul Real Albergo dei Poveri, con 100 milioni di euro per la ristrutturazione di Palazzo Fuga. A Ponticelli realizziamo il nuovo eco-quartiere con 104 nuovi edifici, e riqualifichiamo le aree verdi e i comuni del Lotto 10 in via Scarpetta. Ristrutturiamo il Rione San Francesco a Capodichino destiniamo 30 milioni a due progetti presentati dal Comune per Marianella e Chiaiano». Infine: «Non tollereremo le infiltrazioni della criminalità, dobbiamo difendere la cultura della legalità. Il Pnrr richiede a tutti un salto di qualità, va completato entro il 2026 e non possiamo sprecare i fondi come è capitato in passato con le risorse europee». Dopo la firma non manca un incontro con Lucia Valenzi, figlia dell’ex sindaco Maurizio e presidente della Fondazione omonima. Il primo cittadino, dal canto proprio, non ha dubbi: «Saremo all’altezza della sfida, ne sono sicuro. La presenza di Draghi qui è un segnale importante, e la firma del Patto è importante nell’attuale situazione, caratterizzata da una crisi strutturale in un quadro esterno difficile a causa della pandemia e della situazione internazionale». In questo senso, anche il Pnrr rappresenta un’occasione «irripetibile con capacità di spesa». E Manfredi fissa gli obiettivi del Patto: «La priorità è l’organizzazione amministrativa con l’assunzione di personale giovane e competente. E poi investimenti sulla manutenzione, sulla vivibilità, sui servizi che purtroppo sono carenti per i nostri cittadini». Ai quali il numero uno di Palazzo San Giacomo chiede «una maggiore fedeltà fiscale. Ognuno deve pagare le tasse come fanno le persone normali. A Napoli ce ne sono tantissime oneste che lo fanno, anche chi lo fa un po’ di meno si deve adeguare». Il tutto mentre l’assessore al Bilancio, Pierpaolo Baretta, parla di «svolta. Con oggi finisce una prima fase, d’ora in poi molto spetterà a noi: il Governo deve pagare, a noi il compito di realizzare e spendere bene». Il tutto mentre, presentando i contenuti fondamentali del Piano, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, aveva sottolineato che «quando parla di Napoli e del Sud si pensa anche alle difficoltà di cittadini ed imprese. Ma le potenzialità ci sono, visto che l’area napoletana è ai primi posti in Italia per numero d’imprese». E la soddisfazione del governatore De Luca è tutta in un post su Facebook: «Con il presidente del Consiglio Mario Draghi e il sindaco Gaetano Manfredi, prima al Maschio Angioino per la firma del Patto per Napoli, dopo al Rione Sanità, nel cuore della città, presso la Basilica per un’iniziativa di solidarietà con i bambini dell’Ucraina e una visita alle catacombe di San Gaudioso. Davvero una giornata importante per Napoli».
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