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Capitale dello sport 2026, Napoli si candida

Capitale dello sport 2026, Napoli si candida

Manfredi: «Abbiamo un grande patrimonio di impianti, collaborazione fondamentale per gestirlo al meglio»

NAPOLI. La città di Napoli si candida per diventare Capitale europea dello sport 2026. L'annuncio ufficiale è arrivato questa mattina al Maschio Angioino dove Comune e Coni hanno sottoscritto un protocollo d'Intesa che nasce con lo scopo di garantire, tutelare e rendere sempre più accessibile a tutti il diritto allo sport. «È già partita tutta la pratica, abbiamo organizzato il comitato promotore che vede poche persone ma secondo me importanti», spiega il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli dopo aver lanciato la corsa per Napoli 2026. un riconoscimento assegnato annualmente da ACES Europe a città che si contraddistinguono con dei progetti che seguono i principi etici dello sport. Possono candidarsi al titolo le città del continente europeo che siano capitali di stato o abbiano almeno 500.000 abitanti.

La città vincitrice si impegna, per l'anno d'assegnazione, all'organizzazione di almeno 36 eventi sportivi di spiccato rilievo nazionale e internazionale. «Siamo sicuri - prosegue Roncelli - che sfrutteremo il patrimonio delle Universiadi, con gli impianti che sono stati messi a posto e di cui cercheremo di garantire la manutenzione. Già nelle prime riunioni stabiliremo una serie di eventi di avvicinamento a questo grande appuntamento. Sarà un'altra occasione per Napoli per dimostrare al mondo le sue bellezze e le sue capacità organizzative». Hanno partecipato alla mattinata anche alcuni campioni partenopei dello sport come Pino Porzio, Pino Maddaloni, Diego Occhiuzzi, Giuseppe Marmo e Luca Piscopo. Assieme a loro, e al numero 1 del Coni Campania Roncelli, anche l'assessore allo sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante e il sindaco Gaetano Manfredi.Tra gli obiettivi del Protocollo invece, c'è quello di incoraggiare iniziative per lo sviluppo dello sport , favorire la crescita sociale e la diffusione della pratica sportiva in un regime di pari opportunità e programmare gli interventi sugli impianti. «Noi abbiamo un grande patrimonio di impianti sportivi che però va valorizzato, rafforzato, manutenuto e ben gestito - afferma il sindaco Manfredi -. Per far questo, la collaborazione con il sistema dello sport nazionale è fondamentale.

Ci stiamo muovendo in questa di rezione con un forte raccordo con Coni, federazioni, atleti e sportivi napoletani per fare in modo che lo sport ritorni a essere al centro del futuro di questa città. Che sia strumento di educazione, di inclusione, ma anche di competizione e di attrazione. C'è un grande impegno collettivo che abbiamo assunto come amministrazione e stiamo portando avanti». L’occasione è stata utile, per l’assessore allo sport Emanuela Ferrante, anche per parlare del problema dei fondi per lo sport: «Ho litigato con l'assessore al Bilancio, o meglio con i colleghi del Bilancio. È chiaro che quest'anno ancora dovremo un po' soffrire, ma quello che credo riusciremo a ottenere, ed è già una buona notizia, sarà di avere dei fondi da destinare alla manutenzione strategica e sistematica degli impianti, cosa che negli anni precedenti nemmeno accadeva»,.

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