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«Videosorveglianza, si intervenga»

«Videosorveglianza, si intervenga»

Lamorgese: «Contatti con la Tim per sbloccare la questione manutenzione che va avanti da 3-4 mesi»

NAPOLI. Videosorveglianza; emergenza babygang; migranti. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, arriva a Napoli e per una serie di appuntamenti. Fondamentale quello in Prefettura al termine del quale spiega che «abbiamo fatto un punto sulla videosorveglianza perché c'è un problema di manutenzione da parte della Tim. Mentre ero in Prefettura abbiamo preso contatti direttamente con la compagnia per cercare di sbloccare una situazione che va avanti da 3-4 mesi. Serve che la videosorveglianza funzioni perché dà certamente un aiuto anche alle forze di polizia nelle loro attività investigative». Poi aggiunge: «Con il sindaco non c'era niente da chiarire, ho piena sintonia. Ho detto che adesso usciranno dai corsi e quindi entro questo mese arriveranno 70 ulteriori unità di personale della Polizia di Stato, e per i rinforzi estivi vediamo di incrementare ulteriormente. Già a febbraio sono arrivate altre 40 persone nuove, forze fresche che verranno utilizzate non come rinforzi estivi ma nella dotazione organica di Napoli. Quindi credo che un risultato ci sia stato». E il primo cittadino Gaetano Manfredi conferma: «Abbiamo fatto un lungo ragionamento sul tema delle videosorveglianze ed è molto importante l’impegno del ministro e del Ministero di procedere rapidamente alla manutenzione dell’esistente.

C’è anche un impegno a trovare risorse fresche per avviare il piano di allargamento della videosorveglianza a Napoli che è stato preparato dalla Questura e che noi vogliamo sostenere in tutti i modi per allargare la videosorveglianza in città che in alcuni quartieri è carente». Manfredi ricorda «il tema che riguarda la Polizia municipale con la necessità di sensibilizzare anche il Governo per un investimento sulla Polizia municipale dei Comuni. Rafforzare questo presidio rappresenta per Napoli, ma devo dire per tutti i Comuni, un modo per affrontare anche le tante emergenze che ci sono e anche le situazioni contingenti riguardani legate ai fenomeni giovanili nella movida che sono un problema non solo della città di Napoli, ma di tutte le città italiane. Questo è un tema che va portato a livello di Governo e ringrazio la ministra Lamorgese per l’impegno che ha preso». In precedenza, intervenendo alla Conferenza internazionale sulla Convenzione di Palermo organizzata e promossa dall’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, presieduta dal parlamentare Gennaro Migliore, incollaborazione l’Ufficio delle Nazioni Unite Drugs and Crime; la Procura Generale presso la Cassazione e la Fondazione Vittorio Occorsio, la Lamorgese aveva ricorda che «con il Pon sicurezza abbiamo finanziato più di 600 impianti, adesso si farà un punto su quelle funzionanti e non funzionanti. Stiamo facendo il massimo e tra l’altro l’attenzione che dedichiamo a Napoli si vede anche dalle volte che io sono venuta in questa città. L’impegno c’è, a Napoli in questo periodo si stanno riproponendo fatti di assoluta violenza, che stanno seguendo le forze di polizia che abbiamo qui e che sono davvero preparatissime». Altro capitolo toccato quelle delle babygang: «È un problema che noi vediamo su tutti i territori, dovuto anche alla partecipazione di persone di seconda, terza generazione. Dobbiamo fare di più, ma dobbiamo fare soprattutto a livello culturale. Occorre che ci sia una società più reattiva, che ci sia anche l’impegno dei Comuni. Non può essere solo repressione, ci vuole la prevenzione e la prevenzione sono una serie di attività che devono essere messe in campo».

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