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«Avanti finché sarà possibile, ma non ci sarà un Draghi bis»

«Avanti finché sarà possibile, ma non ci sarà un Draghi bis»

"Incontro positivo con i sindacati. Grazie a Landini, Sbarra, Bombardieri per la disponibilità e il contributo". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa. "Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che stiamo attraversando e quella che attraverseremo nei prossimi mesi. Lo scopo è la continuazione della crescita e la protezione del potere di acquisto di lavoratori, pensionati e famiglie. Occorre essere insieme, con il pieno coinvolgimento di governo e parti sociali" ha detto il presidente del Consiglio. "Quando ho letto la lettera" consegnata da Giuseppe Conte "ho trovato molti punti di convergenza con l'agenda di governo e quindi i temi affrontati nella riunione di oggi con i sindacati sono esattamente in quella direzione, sono punti che era necessario sollevare" ha affermato il premier. In caso di mancata fiducia del M5s se il governo andrà alle Camere «bisogna chiederlo a Mattarella» ha detto il premier. "Questa situazione di fibrillazione il governo l'ha affrontata abbastanza bene: continua a lavorare, abbiamo avviato questa intensa fase di confronto con le parti sociali, affronteremo i problemi dell'Ilva, abbiamo fatto provvedimenti, faremo interventi per tutelare imprese e pensionati nei prossimi giorni. Le fibrillazioni sono importanti ma diventerebbero ancora più importanti se il governo non riuscisse a lavorare e lo dico anche ad altri, a chi parla di sfracelli a settembre. Ora riesce a lavorare, un governo con gli ultimatum non lavora, perde il suo senso di esistere".

LA CRISI ENERGETICA. Già a luglio ci sarà un nuovo intervento del governo per attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa: "Ci sarà un intervento prima della fine di luglio che riguarderà prima di tutto i mezzi per mitigare gli effetti dell'aumento del prezzo dell'energia. E' in corso di valutazione, le aree sono simili a quelli trattate nel passato: bollette, accise sulla benzina, gasolio?". "Ma - ha aggiunto - ci saranno anche interventi proporzionati al reddito dell'individuo. Alcune cose sono complesse, ma l'intenzione del governo c'è. Non si spendono 33 miliardi (come fatto nelle scorse settimane, ndr) se non c'è la convinzione che si debba lavorare per aiutare le famiglie italiane a superare questo momento difficile". Bisogna evitare una "spirale" fatta di inflazione e aumento dei salari, ma le misure prese dal governo non provocano questo rischio. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. "Quello che è importante evitare è che si inneschi un spirale 'aumento dei prezzi-aumento dei salari-aumento prezzi-aumento salari'. Questo è quello cui guarda la Bce, come tutte le banche centrali". "Nel nostro caso - ha sottolineato - la retribuzione in termini reali è molto bassa, rispetto alla storia degli ultimi 20-30 anni, rispetto agli altri paesi europei. Questo ha una sua spiegazione in venti anni di minore produttività, ma c'è una grossa fetta che non è spiegata dalla differenza di produttività. Le misure di oggi tendono a tutelare lavoratori e pensionati dall'aumento dei prezzi ma non innescano una spirale di salari e prezzi. Al momento non è necessario uno scostamento di bilancio".

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