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01 Agosto 2022 - 18:34
"Il nostro appello è per includere e non per escludere" e "io sono pronto a incontrare tutte le anime" della possibile coalizione, "anche Calenda e Della Vedova, ma no ai veti e no veti personali" in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Così Enrico Letta all'incontro con i sindaci Pd.
"Patti chiari e amicizia lunga - scandisce il segretario - E che valga la stretta di mano. Io e Calenda tre giorni fa ci siamo visti, eravamo d'accordo su un percorso e ci siamo stretti la mano, ma se tutto salta due giorni dopo, vuol dire che stringersi la mano non serve a niente".
Calenda e Della Vedova "io sono disposto a incontrarli senza preclusioni andando a trovare le soluzioni migliori nell'interesse di costruire un'alternativa con lo spirito giusto. No alle esclusioni, no ai veti, alle sportellate. E' un metodo con cui io faccio fatica, faccio fatica a discutere così - dice il leader dem - Se abbiamo voglia di parlare, bene. Sennò è difficile discutere così". "Da parte mia - sottolinea - c'è la volontà di trovare un'intesa e farò di tutto per far sì che l'intesa si raggiunga".
L'APPELLO - Nell'appello approvato al termine della segreteria del Pd con Enrico Letta, allargata ai vertici istituzionali e del partito, si legge: "In queste ore si stanno determinando decisioni fondamentali per la definizione dell’alleanza che sfiderà la destra sovranista alle prossime elezioni politiche. A nessuno sfugge che la posta in palio è altissima, per i destini del nostro Paese e dell’Europa".
"Per questo il Partito Democratico fa appello a tutte le forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si è lavorato per fare nascere un campo di forze democratiche e civiche: si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza che prosegua nel forte impegno europeista che l’esecutivo guidato da Draghi ha saputo interpretare e che sia in grado di dare all’Italia un governo capace di consolidare la crescita, combattere le diseguaglianze e affrontare con credibilità l’emergenza economica, sociale e ambientale e la difficile situazione internazionale", prosegue.
"Noi siamo impegnati a far prevalere lo spirito unitario perché crediamo che, per essere vincenti in questa situazione, sia assolutamente necessario valorizzare quel che unisce e non quel che divide. Ogni divisione oggi rappresenterebbe un regalo alla destra che l’Italia non può permettersi".
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