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18 Agosto 2022 - 11:15
NAPOLI. Definisce la sua vecchia forza politica «Movimento 55 Fiducie» e «Partito di Conte». La consigliera regionale Marì Muscarà (nella foto), ora nel Misto, attacca i suoi ex compagni di viaggio.
Vista dal consiglio regionale, che fase pre elettorale viviamo?
«Spero che la gente abbia capito l’inganno che si cela dietro la caduta del Governo Draghi. La torta politica da spartirsi per i prossimi 5 anni sarà più piccola e quindi le maggiori forze politiche, a cominciare da quelli che hanno sostenuto l’Esecutivo uscente, si sono blindati nel palazzo volendo fare fuori gli altri».
Lei è andata via polemicamente dal 5 Stelle lo scorso gennaio. Si aspettava una crisi così profonda?
«Il partito di Conte o “Movimento 55 Fiducie’’ è pienamente nel novero dei partiti che si vogliono spartire quella torta politica ma la crisi è stata più rapida di quanto m’aspettassi. È stata tutta una presa in giro, la verità è che il partito di Conte rappresenta il sistema. In Regione Campania ho assistito a una pronazione supina e quindi io, dopo molta sofferenza, ho deciso di lasciare. Stanno consegnando il Paese a Meloni e Salvini ma a loro sta bene perché sono convinti di potersi presentare come quelli duri e puri all’opposizione».
Conte non le piace proprio...
«Ricordo Conte in campagna elettorale per le comunali di Napoli un anno fa. Disse agli amministratori e attivisti del territorio che giustamente si lamentavano di non essere stati interpellati sull’accordo con il Partito democratico “bisogna essere pratici’’. E che cosa ha portato questa praticità? Ad avere un sindaco del Pd e l’elezione di 6 consiglieri nessuno veramente del 5 Stelle».
Che effetto le ha fatto vedere Luigi Di Maio con Tabacci?
«Perché non lo candidano direttamente a Bibbiano? Di Maio e Conte sono due facce della stessa medaglia».
E lei, politicamente dove si colloca ora?
«Guardo con interesse al movimento Italia Sovrana e Popolare dove ci sono No Green pass e ambientalisti».
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