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Patto per Napoli, sfida elettorale

Patto per Napoli, sfida elettorale

NAPOLI. Rafforzare il Patto per Napoli perché «devono arrivare più risorse», impedire le infiltrazioni dei clan nei fondi del Pnrr, lotta alle diseguaglianze, transizione ecologica e no all’autonomia differenziata. Sono i temi con i quali il Movimento 5 Stelle apre la sua campagna elettorale a Napoli, ai Quartieri Spagnoli, presso la sede della Fondazione Foqus, vero e proprio fiore all’occhiello del terzo settore cittadino. Con il presidente della Camera, Roberto Fico (nella foto), ci sono i candidati “di punta” dei pentastellati: tra gli altri l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho; l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa; Dario Vassallo, fratello del “sindaco pescatore” Angelo Vassallo, ucciso nell’attentato del 2010; la capogruppo al Senato Mariolina Castellone.

ASSE CONTE-MANFREDI. A sorpresa interviene da remoto anche il leader pentastellato, Giuseppe Conte: «La vostra terra mi è molto cara, Napoli merita un grande riscatto. La città è stata oggetto del nostro progetto di un Patto che ha portato a un risultato significativo, perché il sindaco Gaetano Manfredi è il frutto di una precisa indicazione e volontà di offrire una prospettiva di governo migliore alla città, tra l’altro in una situazione particolarmente critica dal punto di vista economico e finanziario». L’ex premier, che tornerà di persona questo fine settimana a Napoli, conferma quindi l’asse con il primo cittadino, spiegando che «è stato costruito un percorso che potrà dare senz’altro frutti importanti».

«PIÙ RISORSE PER SERVIZI ADEGUATI». Dopo l’introduzione di Salvatore Micillo è Fico a tornare sul Patto per Napoli, spiegando che «va rispettato. Significa mettere al centro l’importanza dei Comuni, se non si investe sui Comuni non è possibile sviluppare servizi. Il Patto non deve essere rivisto, ma migliorato e valorizzato. Devono arrivare più risorse. I cittadini hanno bisogno di servizi adeguati a standard che ci meritiamo». Dopo aver ribadito il no all’autonomia differenziata nella versione proposta dalla Lega, «perché divide l’Italia, non fa bene al Sud e neanche al Nord», Fico si dice invece «d’accordissimo con il sindaco di Napoli quando ragiona sull’autonomia delle grandi Città metropolitane».

ALLARME CLAN E PNRR. A lanciare l’allarme sul rischio di infiltrazioni dei clan negli appalti del Pnrr è Cafiero de Raho: «C’è chi pensa che quello delle mafie sia un problema marginale o superato, invece è un problema fondamentale, le imprese sane devono essere difese e per far sì che ciò avvenga è necessario operare con leggi che impediscano l’infiltrazione delle mafie ad esempio nel Pnrr. Queste sono le cose su cui mi impegnerò. Serve una giustizia rapida, che è il primo contrasto alle mafie e alle illegalità». E se Derio Vassallo chiede che «per gli uomini dello Stato che tradiscono lo Stato la pena sia moltiplicata per tre», riguardo agli organici l’ex procuratore nazionale antimafia spiega: «Abbiamo bisogno di più uomini, soprattutto di magistrati».

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