Tutte le novità
02 Novembre 2022 - 13:50
ROMA. "Io sono per garantire sempre e comunque il rispetto delle leggi dello Stato, e dunque sono per fare in modo che non si verifichino eventi come quello di Modena, o come quello di Viterbo. Non dobbiamo avere imbarazzi nel rivendicare l'esigenza della sicurezza, così come non dobbiamo avere imbarazzi a denunciare esagerazioni come quelle che ritroviamo nell'ipotesi di decreto presentata dal Governo". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, interpellato sul decreto del Governo sui Rave party. "Sinceramente - ha aggiunto De Luca - mi pare che andiamo oltre l'esigenza giusta di garantire la sicurezza e offriamo un provvedimento che si espone da tanti punti di vista a criticità che vanno superate nel dibattito parlamentare. Ovviamente il tema della sicurezza dev'essere assunto fino in fondo nel nostro Paese, perché veniamo da anni e da decenni di rilassamento, di iper tolleranza, di opportunismo che hanno determinato per tanti versi l'impossibilità di vivere nei centri urbani, nei centri storici, nei luoghi della movida. Dunque il tema della sicurezza è un tema da prendere in mano con coraggio e con determinazione. E' un tema difficile, dobbiamo sempre trovare un punto di equilibrio tra tutela dei diritti e della libertà ed esigenze di sicurezza. Io credo che si possano fare delle scelte efficaci sul piano della sicurezza ma rispettose dei diritti dei cittadini".
Dopo la rivolta dell'opposizione contro il governo per la stretta sui raduni, arriva l'ironia del sacerdote. Don Dino Pirri, sacerdote che diffonde il Vangelo sui social, punzecchia via tweet: ''Si configura il reato di #raveparty anche per le processioni e le messe all'aperto?''.
''Credo sia interesse di tutti contrastare i Rave illegali. Trovo invece offensivo attribuirci la volontà di intervenire in altri contesti, in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento. In ogni caso la conversione dei decreti si fa in Parlamento, non sui social''. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Quanto a Predappio, ''si tratta di una manifestazione, una pagliacciata, che deploro nella maniera più assoluta. Si svolge da anni, senza incidenti e sotto il controllo delle Forze di polizia. È accaduto con analoghe modalità e numeri anche in anni in cui al governo vi erano personalità politiche che ora esprimono indignazione. Posso assicurare che le forze di polizia segnaleranno all'autorità giudiziaria tutti gli eventuali comportamenti in violazione delle disposizioni vigenti''. Sui migranti delle navi ong, Piantedosi sottolinea: ''Abbiamo agito sin da subito per dare un segnale immediato agli Stati di bandiera: non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità. Al momento questi eventi rappresentano il 16% delle persone sbarcate in Italia. Ma poiché ci facciamo già carico del restante 84% dei migranti arrivati sulle nostre coste, con altri mezzi o salvati da noi, auspichiamo che la tanto sbandierata solidarietà europea si realizzi''.
La norma sui Rave è liberticida? "Ma questo lo dice quel poveretto di Conte. E' giusto punire quelli che mettono a rischio la salute delle persone... Questa è una violenza grave alle persone, la diffusione della droga, il rovinare i luoghi privati. Per fare una manifestazione o un concerto occorre chiedere una autorizzazione". Lo dice il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, dopo la cerimonia di giuramento a Palazzo Chigi. "La pena forse è indicata in modo troppo alto, però è giusto che sia punito chi fa una cosa irregolare e trasgressiva", ha proseguito Sgarbi.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo