Tutte le novità
20 Dicembre 2022 - 15:24
Ancora attesa sulla manovra 2023: a quanto si apprende, slittano infatti di un'ora sia l'Ufficio di presidenza, inizialmente previsto per le 13 ed ora atteso per le 14, sia la seduta della commissione bilancio che dalle 14 passa alle 15. La commissione - una volta riunita - dovrebbe finalmente procedere alla maratona ad oltranza per approvare gli emendamenti e dare il mandato al relatore, ma non manca scetticismo da parte dell'opposizione su un iter che procede a stento ormai da giorni. In attesa dell'evolversi dei lavori della Camera, la Conferenza dei Capigruppo del Senato ha confermato di riservare all'esame della legge di Bilancio le sedute a partire da martedì 27 e fino a giovedì 29 dicembre, se necessario.
Il lavori della commissione alla Camera di stanotte si sono conclusi dopo 11 ore, di cui tre e mezza di interruzione per permettere gli incontri per un accordo tra governo, maggioranza e opposizione. Lo stop di oltre tre ore nella notte per sbloccare l'impasse con l'obiettivo, si apprende da fonti parlamentari, e trovare una sintesi che consentisse di procedere rapidamente alla votazioni. Poi lo stop lavori e il rinvio al primo pomeriggio.
La seduta della commissione era stata convocata ieri alle 19.30, poi era stata sospesa proprio in occasione della conferenza dei capigruppo alla Camera delle 21.30. Al suo termine i lavori erano ripresi fino alla conclusione delle votazioni, senza nessun accoglimento in sei giorni, degli emendamenti sui quali erano arrivati i pareri del governo.
Potrebbe quindi slittare di alcune ore anche l'arrivo della legge di bilancio in aula della Camera, previsto al momento per domani, mercoledì 21, alle 13. E' quanto si apprende da fonti di governo, che specificano come l'ipotesi sia quella di un approdo del testo nel pomeriggio intorno alle 17, per poi dare il via alla discussione generale e, il giorno successivo, a una maratona che si protrarrà anche in notturna tra giovedì e venerdì, per approvare la manovra alla Camera entro il 23 sera.
"Siamo riconvocati alle 13. Nessun emendamento è stato approvato. E' la prima volta nella storia della Repubblica che si arriva al 20 dicembre senza emendamenti approvati, con 420 emendamenti accantonati. Mai una situazione del genere", spiegava stamane Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital. "Dal governo grande arroganza e approssimazione, nessuna approvazione perché - evidenzia Marattin - la maggioranza non è d'accordo al suo interno. Nessuno ha obbligato il governo a presentare a dicembre una legge di bilancio con 174 articoli. Quando una maggioranza dice di essere pronta in campagna elettorale, dice di essere uniti ma poi dovrebbero essere d'accordo almeno sulla legge di bilancio, la più importante dell'anno. Manca un accordo a pochi mesi dalle elezioni e questo è grave. Ora non ci sono più i tempi".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo