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20 Dicembre 2022 - 18:13
Nella manovra 2023 non ci sarà alcuna norma sullo scudo per i reati fiscali. Ad assicurarlo è l'azzurro Roberto Pella, uno dei tre relatori in commissione Bilancio alla Camera, che parla anche di tempi. "L'ufficio di presidenza della commissione Bilancio è stato convocato alle 17.30. Depositeremo gli emendamenti e da quel momento lavoreremo a tambur battente. Dobbiamo assolutamente votare tutto, arrivare fino in fondo" per una manovra che "possa avere la soddisfazione di tutti". Poi assicura: "Puntiamo a terminare nella giornata, o nella nottata, di oggi".
Sono "circa 25 gli emendamenti dei relatori alla manovra di Bilancio che verranno depositati, afferma ancora Pella aggiungendo: "Non aspettatevi grandi sorprese, alcuni saranno significativi, altri meno. Assorbiranno anche le proposte delle opposizioni".
"Mai vista una situazione simile. 20 dicembre sera e tutto per aria. Il Governo dia uno stop alla manovra caos e ritiri subito la inaccettabile proposta di condono penale dell’ultimo minuto. Si fermino. Altrimenti porteranno l'Italia all’esercizio provvisorio. E sarà solo colpa loro". così Enrico Letta su Twitter.
"Vittoria. Non c'è lo scudo penale, è stato tolto", ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, a margine dei lavori sulla manovra della commissione Bilancio.
I tempi di approvazione della manovra e la notizia di un scudo penale per gli evasori fiscali hanno fatto insorgere le opposizioni. Il gruppo del Pd della Camera si è riunito in assemblea proprio per fare il punto sia sui lavori della commissione Bilancio che per affrontare il tema dello scudo penale. "Ancora più grave della lentezza, dell'assenza di regia e del poco rispetto per il Parlamento, sarebbe aggiungere nella manovra anche qualcosa che riguardasse la giustizia, in particolare qualche condono e l'estinzione di qualche reato tributario. Sarebbe inaccettabile", aveva aggiunto Serracchiani.
"La situazione è gravissima". E' stato il giudizio complessivo sulla manovra che sta emergendo dal vertice di urgenza convocato dal M5S alla notizia del condono penale per i reati tributari, vertice in corso alla Camera al quale stanno partecipando gran parte dei deputati, a partire dal capogruppo Francesco Silvestri e la vice Vittoria Baldino. Lo apprende l'AdnKronos da fonti del Movimento.
"Se si danno a mancette a tutti perché questo Governo è un colabrodo e non si fa nulla sulle emergenze del Paese, questa legislatura non solo inizia nel peggiore dei modi, ma con un Governo gravemente incapace. Altro che pronti, e se non erano pronti come andava a finire? Questo è uno spettacolo che non ha memoria", ha affermato Carlo Calenda durante una conferenza stampa, a proposito dell'iter della legge di Bilancio.
Vista la paralisi dei lavori, il Terzo Polo non parteciperà più all'esame manovra in commissione Bilancio della Camera, ma, ha assicurato Calenda, "da noi ostruzionismi non arriveranno mai". In ogni caso "vigileremo con tutte le nostre forze, finanche a chiamare in causa chi le Istituzioni della Repubblica le difende in maniera più autorevole di me", ha aggiunto il capogruppo alla Camera, Matteo Richetti. "Siamo di fronte ad una gestione che il Parlamento della Repubblica non merita - ha aggiunto- cosa andiamo a fare nelle prossime dieci ore? A far umiliare la funzione del parlamentare? Siamo ad un livello che non si è mai raggiunto nell'elaborazione di una legge cardine".
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