Tutte le novità
30 Dicembre 2022 - 18:03
ROMA. - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato e promulgato la legge di conversione del decreto legge contenente le norme anti-RAVE, sulla riforma della giustizia, l'ergastolo ostativo e il Covid approvata in via definitiva nel primo pomeriggio dalla Camera.
Il "decreto Rave" è legge grazie alla "ghigliottina", lo strumento che consente di tagliare i tempi di discussione di un testo all'esame del parlamento. Le opposizioni hanno messo in campo tutti gli strumenti per fare ostruzionismo, l'obiettivo era arrivare alla mezzanotte senza il voto finale per evitare che il provvedimento, voluto dal governo guidato da Giorgia Meloni, diventasse legge. Tra richieste di stop del lavori e lunghe dichiarazioni di voto però è arrivata la ghigliottina a tagliare i tempi. L'obiettivo era quello di far intervenire tutti gli esponenti dei partiti delle opposizioni nel corso delle dichiarazioni finali di voto. Molti sono riusciti a farlo prima della decisione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. "Nella conferenza stampa di fine anno la presidente Meloni ha parlato, in maniera esplicita e con grande chiarezza, del provvedimento che noi stiamo esaminando e che è stato sottratto a un esame puntuale del parlamento", il commento del deputato di Più Europa, Riccardo Magi, "perché ci è stato impedito di votare in quest'aula anche un solo emendamento, perché sono state accorpate la discussione generale, l'illustrazione e la dichiarazione di voto sugli ordini del giorno ed è stata posta la seduta fiume. Su quel provvedimento, la Presidente Meloni ha detto chiaramente che si tratta di un decreto per mandare un segnale. Non so se ci si rende conto, in quest'Aula, della gravità dell'affermazione della presidente Meloni".
Sono stati 73 i deputati che non hanno partecipato alla votazione finale sul dl Rave. Dai tabulati emergono 10 assenti su 21 del Terzo Polo (due erano in missione), 6 su 108 di Fdi ( in missione), 13 su 44 di Fi (4 in missione), 9 su 65 della Lega (tutti i 9 assenti in missione), 12 su 52 nel M5S, 2 su nome di Noi Moderati (uno in missione), 16 su 69 del Pd (uno in missione) e cinque su nove del Misto. Avs il gruppo più presente: hanno votato tutti i suoi 12 deputati.
Il decreto recante misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonche' in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, numero 150, di obblighi di vaccinazione anti Sars-Cov-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali, interviene sul fenomeno cosiddetto dei Rave party introducendo un nuovo articolo del Codice penale, il 633-bis, in base al quale "chiunque organizza o promuove l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, e' punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall'invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l'incolumita' pubblica a causa dell'inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi. E' sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato di cui al primo comma, nonche' di quelle utilizzate per realizzare le finalita' dell'occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto".
Il testo, approvato in maniera definitiva dall'Aula della Camera prevede, poi, l'eliminazione dei reati contro la Pubblica amministrazione - dalla concussione alla corruzione, al peculato -, anche se non si e' collaborato con la giustizia, dalla lista di quelli ostativi, vale a dire per i quali sono negati i benefici penitenziari. Spazio anche al reintegro anticipato sul posto di lavoro dei medici che non si sono vaccinati contro il Covid-19, misura che nel passaggio a palazzo Madama aveva provocato la non partecipazione al voto sul decreto della presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. Infine, "fino alla data del 30 giugno 2023 sono sospese le attivita' e i procedimenti di irrogazione della sanzione" nei casi di inadempimento dell'obbligo vaccinale Covid-19.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo