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25 Febbraio 2023 - 13:34
Sulla proposta di autonomia differenziata, Stefano Bonaccini ha detto che "la sinistra storicamente, in questo Paese, per prima ha voluto l'autonomia per dare piu' potere ai comuni e ai territori. Quella di Calderoli, invece, e' profondamente sbagliata, irricevibile perche' spaccherebbe in due il Paese, a cui opporsi duramente. D'altra parte, anche nel metodo c'e' qualcosa di clamorosamente inaccettabile. Il ministro era venuto poco prima di Natale in Conferenza delle Regioni, io e tanti altri avevamo detto che era irricevibile e lui ha risposto dicendo che era solo una bozza di lavoro. Dopodiche' hanno fatto un Consiglio dei Ministri perche' serviva uno scalpo da dare alla Lega in vista delle elezioni in Lombardia. Una autonomia differenziata che rischia di lasciare i residui fiscali alle regioni del nord, significa secessione. D'altra parte, su scuola e sanita', rischi di creare le condizioni potenziali nel Paese dove ognuno si fa la sua pubblica istruzione".
Secondo Bonaccini, "autonomia differenziata significa definire i livelli essenziali di prestazioni perche' tutti sappiano cosa gli spetta, significa colpire la burocrazia, tassa odiosa per cittadini, famiglie e imprese, e dare programmabilita' certa agli investimenti. Perche' oggi chi amministra un comune, una provincia o una regione, non sa mai quanto gli spetta, e in queste condizioni si fa fatica a programmare".
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