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05 Aprile 2023 - 08:54
Si chiama “Napoli obiettivo Valore” ed è la nuova società di progetto, con capolifola Municipia, che affiancherà il Comune di Napoli nella gestione delle entrate tributarie. Presieduta da Luca Bianchi, direttore Svimez, “Napoli Obiettivo Valore" rappresenta, a un anno dalla firma del Patto per Napoli tra l'allora presidente del Consiglio Mario Draghi e il sindaco Gaetano Manfredi, «la risposta concreta alla necessità non più rimandabile di risanare il disavanzo della città, un rosso che deriva in gran parte da tasse, multe e canoni non riscossi negli anni scorsi e che la neo costituita società si impegna a recuperare grazie un'infrastruttura altamente tecnologica», spiegano da Plazzo San Giacomo. Dall'attuazione del progetto, finalizzato a potenziare il recupero dell'evasione e dell'elusione e garantire un'efficace riscossione ordinaria e coattiva, ci si attende un incremento cumulato delle entrate per il Comune di oltre 1 miliardo di euro e un incremento strutturale della sola riscossione ordinaria di Imu e Tari per oltre 70 milioni di euro. L'inizio delle attività è previsto per il 1° maggio 2023.Il partner privato porterà investimenti per oltre 13 milioni di euro finalizzati, tra l'altro, alla trasformazione delle piattaforme digitali del Comune di back-office, di front-end per abilitare nuovi servizi proattivi di cittadinanza digitale, a fornire strumenti di data analysis a supporto delle decisioni dell'ente. Grazie a questi investimenti del privato «il Comune di Napoli si doterà di un patrimonio informativo unico e completo che costituirà un asset strategico per la gestione di numerosi processi di entrata e spesa dell'Ente, connessi principalmente alle entrate ma aperti ad altri ambiti di conoscenza, per esempio i servizi sociali».
Luca Bianchi, presidente di Napoli Obiettivo Valore, si è detto «orgoglioso di dare il via a un progetto innovativo che ha l'obiettivo di invertire la rotta e avviare un processo virtuoso di riduzione graduale e continuativa dell'evasione dei tributi locali in città. Le attività di Napoli Obiettivo Valore contribuiranno ad aprire una nuova stagione di cittadinanza partecipata. Cittadini e imprese - spiega ancora Bianchi - potranno sentirsi parte di un progetto di rigenerazione della città: una maggiore capacità di riscioaprirà nuovi spazi per il rafforzamento del sistema dei servizi per lo sviluppo e l'inclusione sociale. La società che ho l'onore di presiedere - chiosa Bianchi - sarà sinonimo di trasparenza, efficienza e vicinanza ai napoletani. Un investimento finanziario importante in competenze e strumenti tecnologicamente avanzati e un management di alto profilo ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi del Patto per Napoli facendo della città un esempio da seguire»
«Noi abbiamo un grande deficit nella riscossione. Napoli è una delle città in Italia dove la riscossione è più bassa, un problema che riguarda tutte le grandi città e soprattutto quelle del centro sud. Poter avere un sistema di riscossione più efficace ed efficiente significa poter incassare più tributi locali, essere più equi perché chiaramente c'è chi paga e chi non paga, e avere più risorse per la gestione quotidiana della città, più manutenzione, più qualità dei servizi», ha detto invece il sindaco Gaetano Manfredi spiegando gli obiettivi che l’amministrazione vuole raggiunge. D’altronde i numeri forniti dall’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta sono impietosi: 2,2 miliardi di mancate entrate. Per questo urge un intervento. Il sindaco ha spiegato che «dai dati che ci sono la riscossione più bassa è quella sulle multe. Dopo viene la tassa sui rifiuti. Oggi abbiamo due tipi di problemi. C'è chi è conosciuto e non paga, ma in città non esiste una banca dati della base imponibile e ci sono moltissime persone e società che sono sconosciute, non è che non pagano è che non gli viene nemmeno chiesto di pagare le tasse. Questo è un grande sforzo che va fatto, noi siamo molto indietro anche dal punto di vista tecnologico. C'è una strada lunga e fondamentale da fare. Il problema di Napoli non è l'eccesso di spese, ma la mancanza di entrate perché abbiamo un tasso di riscossione molto bassa». Il sindaco entra nel dettaglio e spiega come vuol migliorare i servizi in città: «Immaginiamo solo - ha aggiunto Manfredi - la riscossione della tassa sui rifiuti: aumentando la possibilità di riscossione da un lato si potranno migliorare ancora di più i servizi e dall'altro si potrà anche pagare di meno». E ancora «la quantità di soldi che arrivano dalle multe è così bassa che alla fine non si può destinare a niente. È chiaro che se noi aumentiamo la capacità di riscossione noi le destineremo alla manutenzione stradale. Noi adesso stiamo facendo questi lavori per asfaltare le strade con delle risorse straordinarie, questo si dovrebbe fare con le risorse di bilancio. In una città normale si riscuotono le multe, con quelle si asfaltano le strade, si fanno le manutenzioni dei semafori, cioè noi dobbiamo tornare a fare quello che si fa in una qualsiasi grande città italiana, cioè dalla riscossione dei tributi si garantiscono dei servizi che devono essere di qualità però ci vogliono pure le risorse per farlo».
Nel dettglio dei numeri, come accennato, è entrato l’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta: «Napoli ha 2,2 miliardi di mancate entrate che corrispondono anche al disavanzo. Il vero obiettivo di questa operazione è avere risorse per migliorare i servizi e complessivamente la città. Non ci sarà un atteggiamento vessatorio ma una richiesta di collaborazione ai cittadini e di partecipare al miglioramento complessivo della città». L’assessore ha aggiunto: «è una città con molte contraddizioni basti pensare al dato sulla povertà che è il 10% ed è molto superiore alla media nazionale quindi adesso la società farà una ricognizione generale per capire qual è lo stato del grande mare dell'evasione poi affronteremo i lati dove il fondo è più pescoso nel senso che è chiaro che le differenze reddituali saranno tenute in considerazione».
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