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Migranti, Manfredi sfida Meloni: «La protezione speciale resti»

Migranti, Manfredi sfida Meloni: «La protezione speciale resti»

No alla cancellazione della protezione speciale e sì a una maggiore integrazione in materia di immigrazione, anche con lo ius scholae. Gaetano Manfredi sceglie d’intervenire in prima persona sulle polemiche che in queste ore stanno infiammando lo scontro tra maggioranza e opposizione sui migranti.

CRITICA AGLI EMENDAMENTI. Il sindaco di Napoli lo fa per criticare alcuni degli emendamenti della maggioranza al decreto Cutro in discussione in Parlamento, esprimendo «la massima preoccupazione» dopo le tante evidenze «a cui il nostro ordinamento ha dovuto porre rimedio in questi anni». Parole che arrivano alla vigila dei primi voti previsti oggi in commissione Affari costituzionali sulla stretta proposta dalla maggioranza, mentre le opposizioni sono pronte all’ostruzionismo.

«NO ALL’OTTICA EMERGENZIALE». In un documento firmato assieme ai colleghi del Pd di Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, il primo cittadino parte nopeo spiega che «non bisogna ragionare in ottica emergenziale», e che «è sbagliato» precludere «qualunque percorso di integrazione e una reale possibilità di inclusione nelle nostre comunità». Inoltre, i sindaci non condividono «la cancellazione della protezione speciale, misura presente in quasi tutti i Paesi dell’Europa occidentale, mentre circa il 50% dei migranti presenta vulnerabilità ed è in parte significativa costituito da nuclei familiari». La prposta del centrodestra prevede che la protezione speciale potrà essere rinnovata solo per 6 mesi e non si potrà più trasformare in permessi di lavoro. E lo stesso vale quelli per calamità e per cure mediche, a loro volta fortemente ridimensionati. Secondo Manfredi si tratta di scelte che «non potrebbero che procurare una costante lesione dei diritti individuali e innumerevoli difficoltà alle nostre comunità».

STATO D’EMERGENZA, NO DELLA CAMPANIA. Intanto Valerio Valenti è stato nominato commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti: gestirà l’accoglienza in 14 Regioni ma non in Campania, Emilia Romagna, Toscana e Puglia, che non hanno firmato l’intesa col Governo per il commissariamento.

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