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Polo Sud, convegno a Napoli su Silvio Berlusconi

Polo Sud, convegno a Napoli su Silvio Berlusconi

«In questa città con tutte le forze politiche e culturali di centrodestra e centrosinistra. In questi anni c’è stato troppo istrionismo, troppa demagogia e poca politica. Mi auguro che la politica possa tornare» dice Amedeo Laboccetta

NAPOLI. Un momento di confronto «in questa città con tutte le forze politiche e culturali di centrodestra e centrosinistra. In questi anni c’è stato troppo istrionismo, troppa demagogia e poca politica. Mi auguro che la politica possa tornare. Questo è un punto di partenza visto che hanno aderito esponenti autorevoli del mondo politico e culturale». A dirlo Amedeo Laboccetta, presidente dell’Associazione Polo Sud, promotore di un dibattito sulla figura e il ruolo di Silvio Berlusconi nella politica italiana. «Il leader di Forza Italia, tanto innamorato di Napoli, ha rappresentato una stagione importante della vita italiana, è stato un grande leader che ha lasciato un segno. Adesso però si riaprono tutti i giochi, a destra come a sinistra» sottolinea l’ex parlamentare del Pdl. «Berlusconi lascia una grande eredità politica, ossia lo spazio che unisce liberali, progressisti, riformatori e l’area cattolica non di sinistra. Il vero erede politico è Giorgia Meloni che è stata in grado di tesaurizzare quella grande tradizione» dice il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastelli. L’ex sindaco di Napoli, e già presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ricorda che «tra le istituzioni non ci deve essere conflitto ma collaborazione, quella che ho avuto con Silvio Berlusconi che è stato uno dei fondatori del bipolarismo e del sistema maggioritario, insieme a Romano Prodi».E se il capogruppo della Lega in consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, invita il centrodestra a ripartire «dalla lezione di Berlusconi», Stefano Caldoro, che del Cavaliere fu ministro, ricorda che «ho lavorato con lui giorno e notte, aveva una grande capacità di lavoro, dalle 7 del mattino alle 2 di notte con grandissimo senso dello Stato, riconoscendo il bene comune come succedeva già come imprenditore. Con lui mai una frizione, anche se non ero organico in Forza Italia». Chiosa il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Silvio Berlusconi è stato un grande leader politico con pregi, difetti, fragilità umane e capacità. Oggi ci può essere un’analisi più serena, indipendentemente dalla sua morte, perché le discussioni sono state sempre un po’ inquinate da posizioni molto ideologiche e dai conflitti nati anche in relazione ai tanti processi e questo è anche il segno di un Paese in cui i conflitti personali spesso prevalgono sugli interessi collettivi».

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