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28 Novembre 2023 - 08:30
Il “Cultural Heritage in the 21th Century” rappresenta «la consacrazione di Napoli quale grande capitale della cultura globale, come testimonia la sua storia che è la sintesi tra il patrimonio materiale, nel quale c’è anche il Palazzo Reale, è quello immateriale che racchiude tradizione e culture». A dirlo, aprendo i lavori della Conferenza per il ventennale del patrimonio immateriale dell’Unesco, è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano (nella foto).
LA CARTA “LO SPIRITO DI NAPOLI”. Il ministro spiega che «siamo al lavoro per definire un’importante Carta che chiameremo “Lo spirito di Napoli” e nella quale affronteremo questioni di grande importanza come il rapporto tra beni materiali e immateriali; i cambiamenti climatici, tema significativo perché ha risvolti anche sui beni culturali e i monumenti; infine, la lotta al traffico illecito dei beni culturali, fenomeno che colpisce in modo particolare l’Italia e la Grecia. Ma su questo problema stiamo lavorando bene visto che da quando sono ministro, ad esempio, gli Stati Uniti ci hanno restituito oltre 400 reperti e altri sono tornati dalla Gran Bretagna».
«QUI UN PATRIMONIO CULTURALE INESTIMABILE». Sangiuliano sottolinea di essere «figlio orgoglioso di una Napoli che non è solo dei suoi cittadini ma dell’umanità intera». Di qui l’importanza «di preservare la città, perché il suo patrimonio culturale ha un grande peso se pensiamo grandi musei, autentici scrigni di tesori, chiese e palazzi monumentali, con un centro storico mirabile, nella sua stratificazione di stili architettonici e testimonianze storiche, circondata da siti archeologici straordinari, ed immersa in un paesaggio che è davvero uno spettacolo magico. Oltre a essere anche un insieme di tradizioni e memorie». Tema caldo è quello del sovraffollamento delle città, e secondo l’esponente del Governo guidato da Giorgia Meloni «è questione che va affrontata in un’ottica internazionale, così come i grandi temi della cultura e della sua tutela». Per Sangiuliano la tre giorni di Napoli costituisce «un grande momento di confronto e di scambio di esperienze tra i Governi per costruire insieme risposte concrete e condivise alle sfide del nostro tempo».
“L’ADORAZIONE DEI MAGI” AL MUSEO DIOCESANO. Sangiuliano, poi, si reca al Museo Diocesano dove è esposto il dipinto di Botticelli “L’adorazione dei Magi” proveniente in prestito dagli Uffizi di Firenze. «Quando il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, mi ha chiesto di poter portare questo quadro a Napoli ho risposto immediatamente di sì - aggiunge Sangiuliano - perché è importante esporre qui quest'opera rilevante di Botticelli. Specie in un contesto che trasudano di storia e tradizione». Accompagnato dal direttore generale Musei del ministero della Cultura, Massimo Osanna, e dal direttore della Direzione generale Archeologia, Belle arti e paesaggio, Luigi la Rocca, il ministro spiega che «quando parliamo di nozione di bellezza facciamo riferimento quasi a una nozione di tipo filosofico. La bellezza è certamente il patrimonio culturale, ma è anche uno status spirituale che dobbiamo trovare in noi stessi quando ci confrontiamo con l’arte». Il tutto mentre Salvatore Ronghi, presidente di Sud Protagonista, esprime soddisfazione per l’iniziativa «che si tiene a Napoli grazie al ministro Sangiuliano» e di dice «orgoglioso per la rinnovata attenzione alla valorizzazione del centro storico di Napoli».
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