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07 Dicembre 2023 - 15:26
Pierino Di Silverio (Anaao Assomed), Guido Quici (Cimo-Fesmed) e Antonio De Palma (Nursing Up): «In assenza di risposte la vertenza non si fermerà».
ROMA. La vertenza dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie non si ferma: se non cambia la Manovra, ci saranno nuovi scioperi a gennaio. Lo annunciano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente Nursing Up, le sigle che hanno proclamato l'astensione dal lavoro del 5 dicembre. «La giornata del 5 dicembre, con lo sciopero nazionale e le manifestazioni in tutta Italia, ha visto una enorme partecipazione e una eco mediatica che ha superato i confini nazionali - affermano in una nota congiunta - Ha inoltre segnato l'inizio di un nuovo percorso di mobilitazione che vede finalmente uniti medici, dirigenti sanitari, infermieri. La richiesta emersa con voce unanime è stata: rispetto per la professione». «Apprendiamo con soddisfazione della dilatazione dei tempi parlamentari per l'approvazione della Manovra, ottenuta anche per rivedere la norma sul taglio delle pensioni dei sanitari all'indomani del successo della nostra protesta - commentano - e auspichiamo dunque che in questi giorni sia possibile modificare la bozza di legge di bilancio prevedendo gli aggiustamenti che chiediamo. Ma in assenza di risposte la vertenza non si fermerà, e per dar seguito alla nostra azione congiunta iniziata il 5 dicembre e nel rispetto dei regolamenti, siamo pronti a proclamare altre giornate di sciopero a gennaio 2024».
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