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Teatro San Carlo, nuovo scontro tra De Luca e il ministero della Cultura

Teatro San Carlo, nuovo scontro tra De Luca e il ministero della Cultura

Si accende lo scontro tra Vincenzo De Luca (nella foto a sinistra) e il ministero della Cultura. Oggetto del contendere il Teatro San Carlo. A dare fuoco alle polveri è il governatore, che commentando la notizia che il canto lirico italiano è stata inserito nel patrimonio immateriale dell’Unesco, chiede malizioso: «Nel dossier che è stato mandato dal ministero della Cultura all’Unesco, è stato inserito un riferimento al Teatro San Carlo di Napoli?». Poi rincara: «Vorremmo sapere se in quel dossier è stato inserito il San Carlo, perché a noi risulta che viene segnalata solo la Scala di Milano. Se avessero mandato all’Unesco solo la Scala senza nessun riferimento al San Carlo sarebbe un’ennesima vergogna».  Si accende lo scontro tra Vincenzo De Luca (nella foto a sinistra) e il ministero della Cultura. Oggetto del contendere il Teatro San Carlo. A dare fuoco alle polveri è il governatore, che commentando la notizia che il canto lirico italiano è stata inserito nel patrimonio immateriale dell’Unesco, chiede malizioso: «Nel dossier che è stato mandato dal ministero della Cultura all’Unesco, è stato inserito un riferimento al Teatro San Carlo di Napoli?». Poi rincara: «Vorremmo sapere se in quel dossier è stato inserito il San Carlo, perché a noi risulta che viene segnalata solo la Scala di Milano. Se avessero mandato all’Unesco solo la Scala senza nessun riferimento al San Carlo sarebbe un’ennesima vergogna».

LA REPLICA DEL MINISTERO. Le accuse di De Luca vengono prontamente e attentamente valutate al Ministero. Passa qualche ora e arriva la risposta. È affidata al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi (nella foto a destra) ed è altrettanto affilata: «Il ministero dei Beni Culturali? Non esiste più dal lontano 1 marzo 2021, quando è stato denominato ministero della Cultura. Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, pur laureato in filosofia, dimostra la sua poca conoscenza in questo campo. Ma la sua ignoranza purtroppo non si ferma qui» è l’incipit della replica.

IL SAN CARLO È NEL DOSSIER. Sul punto sollevato dal governatore, Mazzi afferma che «il riconoscimento della lirica italiana a patrimonio dell’Umanità da parte di Unesco riguarda tutte le Fondazioni italiane. Si tratta di un vero e proprio trionfo nazionale». Poi il sottosegretario spiega che nel dossier «le 12 Fondazioni LiricoSinfoniche a Statuto ordinario sono iscritte e rappresentate attraverso la loro associazione che si chiama Anfols. C’è, ovviamente, il San Carlo di Napoli, insieme all’Opera di Roma, all’Arena di Verona, alla Fenice di Venezia, al Maggio Fiorentino, al Regio di Torino, al Carlo Felice di Genova, al Verdi di Trieste, al Comunale di Bologna, al Petruzzelli di Bari, al Massimo di Palermo e al Lirico di Cagliari. Tutti i loro nomi sono riportati nel dossier. Sono, poi, iscritte, con la loro qualità di Fondazioni a statuto speciale, la Fondazione Alla Scala di Milano e il Santa Cecilia di Roma che non appartengono ad Anfols». «IL DOSSIER RISALE AL 2022». Nella sua replica, Mazzi ricostruisce nei minimi particolari l’intero percorso della redazione del dossier di candidatura, «che De Luca irride per presunte approssimazioni», e che risale in realtà «al marzo 2022, quando al Governo c’era una coalizione con dentro il Pd, partito in cui milita proprio De Luca insieme all’allora ministro Dario Franceschini - sottolinea il sottosegretario -. L’attuale Governo, con Gennaro Sangiuliano ministro, non appena insediatosi nell’ottobre 2022, si è fatto carico della candidatura e dando anima e corpo l’ha portata al successo finale».

«PER NOI IL SAN CARLO UNA PRIORITÀ». Mazzi sottolinea quindi che «il Teatro di San Carlo è una priorità per il ministero della Cultura. Non potrebbe essere altrimenti, perché è il Teatro d’Opera più antico del mondo ancora attivo, ha ospitato Mozart ed appartiene ad una città che è una capitale mondiale della cultura - precisa Mazzi -. Ricordo, a conferma di ciò, che quando il grande Bono Vox chiese un consiglio su un teatro dove tenere un evento   unico in Italia, senza indugi il Ministero propose il San Carlo di Napoli dove l’artista si è poi effettivamente esibito in un memorabile concerto il 13 maggio scorso». «Il presidente De Luca non dovrebbe parlare a vanvera ma dovrebbe approfondire meglio. Il ministro Sangiuliano - conclude - lo ha definito Wanda Osiris. Troppo generoso, la Osiris è stata una grande artista, qui siamo al teatrino dei guitti»

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