Cerca

Meloni: «Caivano nuovo modello»

Meloni: «Caivano nuovo modello»

ROMA. «Ereditiamo una situazione con un sovraffollamento carcerario cronico intorno al 120%. Non credo che questo problema si possa risolvere con amnistie, indulti o svuota carceri. Bisogna trovare un’altra soluzione». Oltre 3 ore di domande. Un fuoco di fila cui Giorgia Meloni (nella foto) risponde nella conferenza stampa di fine anno - la stessa che era stata rinviata due volte per motivi di salute - con una sola pausa per andare in bagno. Nelle 45 domande poste dai giornalisti la premier affronta tutti i temi principali dell’attualità politica, compreso quello delicatissimo del sovraffollamento degli istituti di pena: «Bisogna rafforzare il personale di polizia penitenziaria e ampliare la capienza delle carceri», taglia corto.

«A CAIVANO RESTITUITI BANALI DIRITTI AI CITTADINI». Torna anche sulla questione di Caivano la premier. Lo fa per ribadire che il Comune a Nord di Napoli «può diventare modello per tutte le periferie», dove fino ad oggi, «lo Stato ha deciso spesso che fosse più facile girarsi dall’altra parte invece che impattare la questione e questo ha fatto sì che lo Stato perdesse terreno e credibilità». Al contrario, Meloni rivendica la scelta fatta dal Governo: «Tutte le settimane facciamo una riunione su Caivano. Qualche soddisfazione sta arrivando. Stiamo procedendo con i tempi e facendo cose semplici abbiamo restituito diritti banali ai cittadini, come quello di una mamma di portare il figlio al parco», aggiunge ancora Meloni.

«LE ACCUSE DI “FAMILISMO” COMINCIANO A STUFARMI». Non mancano anche le risposte a muso duro, come quando la premier affronta la questione della presunta «conduzione famigliare» di Fratelli d’Italia: «Le accuse di familismo cominciano a stufarmi», replica. «Non accetto questo, perché mia sorella è dirigente di Fdi da trent’anni: forse la potevo mettere in qualche partecipata com’è successo per altri parenti ma non l’ho fatto e l’ho messa a lavorare nel partito mio», aggiunge riferendosi alla sorella Arianna.

PRONTA A CANDIDARSI ALLE EUROPEE. Poi la premier rivela di stare pensando a candidarsi alle Europee: «Sarebbe un test di alto livello, propendo per il sì», dice chiaro e tondo.

«RIMPASTO? NON LO AUSPICO». Meloni conferma di essere soddisfatta della squadra dei ministri: «Non voglio, non auspico e non lavoro a un rimpasto», taglia corto. Poi torna a ribadire che «non sono una persona ricattabile, io scelgo sempre liberamente», definendo «a partire dalla Russia, insormontabili le distanze con Adf».

«IL PREMIERATO, NON TOCCA I POTERI DEL CAPO DELLO STATO». Spazio poi alle riforme istituzionali, a iniziare dal premierato che, ribadisce la premier, «non tocca i poteri del Capo dello Stato. Si crea secondo me un equilibrio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei governi».

«NESSUNA TELEMELONI». Sul tema della Rai la premier rintuzza tutti gli attacchi della sinistra: «Le accuse di TeleMeloni da una sinistra che con il 18% dei consensi esprimeva il 70% delle posizioni in Rai non stanno in piedi, semmai stiamo facendo un riequilibrio».

«AFRICA AL CENTRO DEL G7». Il Piano Mattei, spiega Meloni «è più avanti di quanto sembri, l’Africa sarà al centro della presidenza italiana del G7».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori