Cerca

Autonomia: primo sì in Senato, ma senza le risorse per i Lep non si parte

Autonomia: primo sì in Senato, ma senza le risorse per i Lep non si parte

ROMA. Il Senato approva in prima lettura la legge sull’autonomia differenziata con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 30 astenuti. Per l’ok definitivo ora la legge va alla Camera, dove dovrà avere il via libera anche di Montecitorio. La maggioranza che sostiene il Governo di Giorgia Meloni è stata compatta, e lo scontro in Aula con le opposizioni è stato duro durante le dichiarazioni di voto, con il Pd che ha protestato sventolando cartelli con il tricolore e cantando l’Inno di Mameli che è stato subito fatto proprio dai senatori di Fdi che si sono uniti al coro, mentre dai banchi della Lega spuntava una bandiera col Leone di San Marco .

LO SCONTRO POLITICO. Soddisfatto il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli (nella foto), che parla di «un ulteriore passo avanti verso un risultato storico, importantissimo e atteso da troppo tempo. Avevo previsto che sarebbe stata una bella giornata, e così è stato». Il senatore campano della Lega, Gianluca Cantalamessa, spiega che «è un’opportunità storica per il Sud. È una riforma che attua la Costituzione, prevedendo l’individuazione dei Lep come garanzia dei diritti per i cittadini e la possibilità anche per le Regioni del Sud di amministrare il proprio territorio nel nome della trasparenza». Di parere opposto il responsabile Sud del Pd, il napoletano Marco Sarracino, per il quale «è un giorno triste per l’Italia. Il Pd continuerà a difendere l’unità e la coesione del Paese». Nessun pericolo, ribatte Fdi con Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio: «Il ddl garantirà a tutti i territori (anche quelli che non ne faranno richiesta), i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere assicurati a tutti i cittadini». E questo grazie ad un emendamento proposto da Fdi «che ha voluto salvaguardare l’unità nazionale garantendo in modo unitario i servizi». Il riferimento, infatti, è a un emendamento presentato da Fdi e approvato dall’intera maggioranza - Lega compresa - che prevede che a ogni trasferimento di funzioni a questa o quella Regione analogo finanziamento pubblico debba scattare per tutte le altre Regioni con l’individuazione dei Lep. Un dato sottolineato anche dal capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri: «Il testo garantisce analoghe opportunità nei diversi territori», mentre per Mariolina Castellone (M5S) «finalmente cade la maschera dei “patrioti” di maggioranza». Per Dafne Musolino (Iv) «la legge è contraddittoria e fatta male» e Matteo Richetti (Azione) avverte: «Non avrà nessuna conseguenza».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori