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Fratelli d’Italia lancia la sfida: «Mandato di sfratto a De Luca»

Fratelli d’Italia lancia la sfida: «Mandato di sfratto a De Luca»

NAPOLI. C’è il congresso e la sfida interna. Ma soprattutto c’è la sfida a Vincenzo De Luca che parte ieri da Melito e dai dirigenti nazionali di Fratelli d’Italia. I big campani del partito di Giorgia Meloni, dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. E così il momento di democrazia interna diventa un’occasione per rispondere alle accuse poste al Governo dal presidente della Regione e lanciare la sfida alla prossima corsa a Palazzo Santa Lucia. Lo dice molto chiaramente il commissario regionale del partito Antonio Iannone: «Attraverso questo percorso congressuale lanciamo la nostra sfida al sistema di potere di De Luca, del Pd, del diversamente Pd, portando il modello Meloni sul territorio, passando per le elezioni europee, le comunali che chiameranno al voto diversi comuni, per lanciare l'avviso di sfratto per le Regionali 2025, la madre di tutte le battaglie». Il senatore, nel corso dell’iniziativa a Melito, rilancia: «Fratelli d’Italia lo dicono i dati delle elezioni politiche, è il primo partito del centrodestra in Campania, siamo impegnati affinché sia un onore e onere, uniti si vince attraverso un percorso congressuale si mettono in campo candidati con appartenenza valenza valoriale e radicamento territoriale». Una stoccata importante al governatore è arrivata anche dal ministro Gennaro Sangiuliano. L’esponente del Governo Meloni ha risposto a Vincenzo De Luca sulla questione dei fondi sviluppo e coesione che il governatore vorrebbe vedere sbloccati dal ministero del Sud guidato da Raffaele Fitto. E il ministro della Cultura, da Melito, va nel merito della questione: «La Regione Campania ha speso solo 3,5 miliardi su nove miliardi su Fondi di Sviluppo e Coesione per il periodo 2014-2020. Il ministro Fitto vuole dare risorse alla Campania, ma i fondi non vanno buttati a pioggia ma devono essere collegati a un programma preciso e dettagliato nell' interesse dalla collettività. Si presenti quindi un programma basato su esigenze concrete, che sia credibile, non su risorse che non sappiamo poi dove finiscono». Sangiuliano ha evitato di fermarsi a parlare con i giornalisti e non ha risposto alle domande sulle dimissione del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Dal palco del congresso provinciale a Melito, però, ha parlato della linea politica seguita da suo ministero, per Napoli e non solo: «Potrei raccontare di tutto quello che stiamo facendo, tanti tasselli che sono parte di un disegno dell'identità e della consapevolezza, noi amiamo il nostro patrimonio culturale perché siamo di destra, perché nella quinta essenza di appartenenza culturale al conservatorismo c'è il dna dell'amore per il patrimonio e per la nostra storia», le parole dell’ex direttore del Tg2 e del “Roma”. «Abbiamo - ha detto ancora Sangiuliano - ribaltato la situazione, abbiamo fatto tante cose, altre le andremo a fare, ritengo che i nostri musei e bellezze sono mappe della geografia identitaria della nazione. L'Italia è una super potenza culturale non in base a una categoria ottocentesca, ma perché nella nostra storia si sono sovrapposte molte civiltà, ciascuna ci ha lasciato qualcosa, il vero conservatorismo è questo, conservatore è persona del dopodomani che tutela valori e essenza, proviamo a farlo, mattone su mattone». Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, invece, si è soffermato sul congresso: «È un momento di democrazia molto importante che conferma che siamo un partito vero. È chiaro che non può essere solo un fatto burocratico di conta numerica, bisogna portare avanti le proposte e l'area napoletana ha bisogno di una classe dirigente politica che sappia affrontare le sfide, non solo le sfide alternative alla sinistra, ma avere idee chiare e portare proposte credibili sui problemi del territorio. Il partito è cresciuto molto begli ultimi due anni, i numeri degli iscritti vanno sempre verificati con la partecipazione, ma il vero dato positivo è il numero degli amministratori che è molto cresciuto

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