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07 Febbraio 2024 - 08:44
Alta tensione tra Regione Campania e Governo. A dare fuoco alle polveri è il governatore Vincenzo De Luca che, nel corso di una conferenza stampa, annuncia per venerdì a Roma «una manifestazione con l’Anci per chiedere un incontro al cosiddetto ministro della Coesione e la presidente del Consiglio, perché siamo di fronte a un atto di delinquenza politica da parte di un ministro e da parte di questo Governo che sta bloccando da un anno e mezzo i Fondi sviluppo e coesione». E ancora: «Prima bloccano le risorse delle regioni e dei territori e poi propongono l’autonomia differenziata nel momento in cui centralizzano tutto: questo è un Governo di disturbati mentali, è del tutto evidente che vanno ricoverati. Siamo in guerra nei confronti di questo Governo, facci un appello alla resistenza, alla lotta armata». Di qui la sollecitazione «alle organizzazioni sociali e sindacali a mobilitarsi, per far sentire la voce dei territori, e per battere la delinquenza politica di cui sono espressione questo Governo e questo ministro che dopo un anno e mezzo sta ancora cercando di trovare le coerenze tra il piano presentato dalla Regione per i fondi Fsc, i fondi Fesr, il Pnrr: idiozie. Il programma di opere pubbliche della Regione lo decide la Regione, non lo decidono né Fitto, né la presidente del Consiglio». Secondo De Luca «è necessario acquisire risorse indispensabili per i territori, per le opere di viabilità, per i Campi Flegrei, per il recupero di beni storico artistici. Per le attività culturali in questo momento è bloccata tutta la programmazione culturale della Regione Campania, almeno quella finanziata con i fondi Fsc. Il festival di Giffoni, evento internazionale che coinvolge giovani, è bloccato perché gli organizzatori non possono prenotare gli alberghi per i ragazzi che vengono da tutto il mondo. Così anche il festival di Ravello e i sostegni aggiuntivi al San Carlo, al Mercadante. Sabato mattina faremo un’iniziativa al Sannazaro rivolta alle imprese culturali e alle migliaia di persone che in questo momento stanno appese perché non riescono a programmare un accidente di niente». Poi scherza sull’incontro a Milano in un ristorante con Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti con tanto di foto: «Stavamo lì per mangiare bene e ovviamente, siccome i milanesi sono abituati a mangiare, sono andati nel ristorante gestito da napoletani e da campani, quindi ci siamo trovati lì per caso. Avrei preferito Monica Bellucci, mi sono dovuto accontentare di Sallusti» . Sul fronte del centrodestra la replica è durissima. A iniziare dai parlamentari di Fratelli d’Italia. «De Luca ha oltrepassato ogni limite. Parla di lotta armata contro il governo, dichiarazioni inquietanti, senza precedenti nella storia della Repubblica. Il Pd prenda immediatamente le distanze da questo cialtrone» dice Michele Schiano Di Visconti (nella foto in alto). Marco Cerreto invoca «dimissioni» per il governatore mentre Antonio Iannone parla di «dichiarazioni eversive» di De Luca. Duro il forzista Maurizio Gasparri: «De Luca più che il presidente della Campania sembra un capo di guerriglieri. Il suo delirante appello alla lotta armata contro il governo è gravissimo e irresponsabile». La polemica approda anche in consiglio regionale. Stefano Caldoro (nella foto sotto), capo dell’opposizione, è netto: «La regione Campania è ultima in Italia su Sanità, trasporti e Ambiente. E il suo presidente cosa fa? Partecipa a cene conviviali, organizza manifestazioni di piazza, urla contro il Governo!». E il capogruppo della Lega, Severino Nappi, attacca: «Ormai De Luca si esibisce con un repertorio che evoca soltanto la sofferenza umana. Parole che fanno ribrezzo».
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