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Meloni-De Luca, scontro social. La premier: «Basta insulti, Schein si dissoci», il governatore: «Sblocchi i fondi»

Meloni-De Luca, scontro social. La premier: «Basta insulti, Schein si dissoci», il governatore: «Sblocchi i fondi»

«“Imbecilli, farabutti, delinquenti politici”. Con questa elaborata analisi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, appella il Governo per illustrare la sua posizione sui fondi di coesione. Mi chiedo e chiedo alla segretaria Elly Schlein se non ritenga, a nome del Partito democratico, di prendere le distanze da queste intollerabili violenze verbali, autentiche intimidazioni, espresse da parte di un rappresentante delle istituzioni e del suo partito». A scriverlo sul proprio profilo Facebook è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Abbiamo atteso un segno di dissociazione e di condanna, finora inutilmente. Se non arrivasse, prenderemo atto del fatto che questi sono gli impresentabili metodi democratici del Pd» rincara la premier. Alla quale arriva la replica, sempre a mezzo social, del governatore campano. «Sono onorato e commosso per l’attenzione che mi dedica l’onorevole Meloni. Intanto, le rivolgo da subito un invito a un confronto pubblico, dove e come lei ritiene, sui problemi di merito, rispetto ai quali non viene data mai nessuna risposta» scrive lo “sceriffo”. «Intanto, si informi la Meloni sui comportamenti che nei territori assumono i suoi allievi politici, fino ad azioni di vero e proprio sciacallaggio. Risponda nel merito, il premier, sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto. Sui fondi coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da sei mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino (disturbati dalla sua invadente collaboratrice). Da allora, non si è mossa una foglia» sottolinea De Luca. «Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma - dice il numero uno di Palazzo Santa Lucia -. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un Governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione». .Infine: «Ma lei può immaginare davvero, insieme con il suo allievo Fitto, di prendere per i fondelli i suoi interlocutori?. Non si finga turbata per qualche (più che meritata) sciabolata verbale. Ricordo di passaggio che lei non ha fatto una piega di fronte all’aggressione squadristica alla sede della Cgil, qualche tempo fa! La invito a sbloccare rapidamente risorse che appartengono al Sud. Mentre si parla di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri, si mette poi in campo la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier (Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica, fondo di perequazione infrastrutturale, scioglimento dell’Agenzia per la Coesione), con la prospettiva di fare affondare il Paese (la “nazione”), in una palude burocratica mai vista! A parte qualche mia parola da lei e dai suoi allievi ampiamente meritata, io non le ho mai fatto del male. Come le è venuto di evocare l’onorevole Schlein? Le rinnovo la richiesta di un incontro insieme con i rappresentanti dell’Anci Campania e del Sud, per venerdì 16». A intervenire nella polemica è il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania: «È singolare che De Luca voglia un confronto con chi ha definito farabutti e deviati mentali. De Luca, si lamenta dei discepoli della Meloni ma sappia che questi non temono nessuno e sono abituati a trattare per come sono trattati. Se De Luca non è capace di interpretare le Istituzioni come merita non siamo di certo noi a sottrarci. È inutile che argomenti con bugie, la sua incapacità è arricchita da falsità che tutti i campani conoscono». E il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ironizza: «De Luca sembra Don Fanucci, il sergente bullizzante di Full Metal Jacket, capolavoro di Stanley Kubrick. Attacca, invoca resistenza e lotta armata, senza che il Pd né prenda le distanze». E il capo dell’opposizione in consiglio regionale della Campania, Stefano Caldoro, accusa: «Un lungo, alluvionale post con 5 postille cariche di falsità. e offese e le delazioni contro il Governo sono chiare, come è chiara la responsabilità dello spreco di risorse e della pessima amministrazione locale. La Campania è ultima in Italia su sanità, trasporti e ambiente. L’imputato è il Presidente della Regione che governa il potere da quasi 10 anni». E la segretaria dem, Elly Schlein, dopo qualche ora dall’esplodere della polemica interviene: «Come al solito, Meloni sposta l’attenzione dalla vera questione, che sono le scelte antimeridionaliste del governo. Non c’è bisogno del turpiloquio per attaccare le disastrose scelte del governo. Certi toni non mi appartengono, del resto li abbiamo già sentiti contro di noi. Ma visto che la presidente Meloni è così' sensibile al linguaggio, la prossima volta non ho dubbi che prenderà le distanze dal suo capogruppo Foti che ci insulta ogni giorno con epiteti vari, da Delmastro e Donzelli»

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