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Topo (Pd): «Conserverò il legame con i territori. Fondamentali le politiche di coesione»

Topo (Pd): «Conserverò il legame con i territori. Fondamentali le politiche di coesione»

«Il voto del Pd al Sud premia chi ha saputo interpretare i bisogni e le aspettative del Paese, offrendo risposte nuove a domande nuove, dal salario minimo  fino all’autonomia differenziata. Con questo voto il Pd ha un’ulteriore responsabilità di lavorare per una coalizione unita in grado di battere la destra portando temi concreti e buon governo». Così Raffaele Topo, già sindaco di Villaricca e già consigliere regionale e deputato, nuovo europarlamentare per il Pd. «Da uomo del territorio, sentivo la fiducia e l’affetto. Ma non immaginavo un risultato così importante. Che mi mette anche una certa pressione e responsabilità. Spero però di essere all’altezza di tutto questo».

È un risultato in linea con il lavoro svolto in questi anni?
«È un risultato al di sopra delle aspettative anche se nell’aria si percepiva un gradimento forte per i partiti di opposizione al governo, in particolare per il Pd che ha caratterizzato la sua campagna elettorale sul tema del regionalismo differenziato. Noi abbiamo il dovere di continuare questa battaglia perché l’autonomia è dannosa e, pertanto, inaccettabile per il Paese e il Mezzogiorno».

Quale esperienza porterà in Europa?  
«Conserverò il profilo del consigliere comunale che è quello che si occupa di politiche di prossimità. La verità è che non voglio slegarmi dal territorio che considero un elemento fondativo per la mia esperienza all’Europarlamento. Mi occuperò dei dossier importanti che riguarderanno in particolare il Mezzogiorno che considero centrale per le sorti del Paese, oltre che di politiche di coesione, a partire dagli investimenti infrastrutturali e di tutto ciò che serve per recuperare il divario esistente nel nostro Paese e fra Nord e Sud Europa. Fra i punti a cui tengo molto ci sono i giovani e le politiche relative al potenziamento delle eccellenze del nostro territorio».

Mai il Pd è stato così unito. Ha vinto dunque la squadra?
 «Ha vinto la scelta fatta sui candidati. I risultati di Decaro, Bonaccini e, sommessamente, il mio, sono stati di grande sostegno al partito, la segretaria è stata brava a mettere insieme ciò che ancora c’è, una grande squadra di amministratori territoriali ed esperienze esterne di grande valore».

In Europa c’è stata l’affermazione della destra. Quale sarà l’atteggiamento delle forze riformiste?  
«Noi dobbiamo lavorare per completare il processo di integrazione. In tale direzione il Pd nell’ambito del gruppo dei Socialisti e Democratici europei,sarà una forza decisiva. Bisogna costruire una coalizione che lavori in questa direzione nell’ambito di vari settori, come quello, ad esempio, della difesa comune anche se la priorità resta la pace». 

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