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14 Settembre 2017 - 20:20
Il leader del Carroccio: è la prima volta nella storia della Repubblica che in assenza di una condanna definitiva si sequestrino i conti di un partito politico
«Sequestrati alcuni conti correnti della Lega, sulla base di una sentenza di primo grado. È senza precedenti, si vuole imbavagliare il dissenso». È la denuncia del leader del Carroccio Matteo Salvini, che però conferma: «La manifestazione di Pontida in qualche modo si farà».
In una conferenza stampa alla Camera, Salvini ha spiegato che alcune banche, a livello locale (in Emilia, in Liguria, a Bergamo, a Trento) hanno negato l'accesso ai conti correnti di dirigenti locali della Lega chiamati a fronteggiare le spese per l'organizzazione della prossima manifestazione di Pontida e in vista dei referendum in Lombardia e Veneto; «Quindi, non possiamo pagare le spese per palchi, tendoni, pullman, auto. Ma la faremo lo stesso, vedremo come...».
«Il provvedimento di sequestro cautelativo - ha detto - è stato deciso dal tribunale di Genova sulla base di una sentenza di primo grado: in sostanza, saremmo chiamati noi a rispondere degli eventuali errori e mala gestione di fondi pubblici da parte del Carroccio della gestione Belsito con Bossi 9 anni fa, con la richiesta di 48 milioni. È un attacco alla democrazia, una follia».
«È la prima volta nella storia della Repubblica che in assenza di una condanna definitiva si sequestrino i conti di un partito politico. Tutto ciò per un pezzetto di magistratura. Ma se pensano di spaventarmi -ha sottolineato Salvini- si sbagliano di grosso. Stanotte andrò a letto ancora più arrabbiato e combattivo».
RENZI: LA LEGA HA RUBATO E FA LA MORALE. «Tutti i giorni Salvini fa la morale “Roma ladrona". Ma quando sono scesi giù, ci si sono trovati bene. Se c'è un partito che ha rubato i soldi del contribuente è la Lega nord per l'indipendenza della Padania e nessuno mai che lo dica». Lo ha detto Matteo Renzi ad un'iniziativa a Frascati. Il segretario del Pd ha ribattuto a un contestatore che ha accusato le «cooperative del Pd e cattoliche» di lucrare sui migranti che arrivano in Italia. «Se tu dici che il Pd lucra o intasca qualcosa, ne rispondi in tribunale. Se c'è qualcuno che ruba è giusto che paghi, ma finché io faccio il segretario del Pd -ha incalzato Renzi- a chi mette in discussione l'onestà delle donne e uomini del Pd, dico che non accetterò mai questa discussione».
LA REPLICA A RENZI. Non manca la replica a Renzi. «Vedo che il mio omonimo dice “la Lega restituisca 48 milioni di euro che ha rubato..." È preoccupante che il segretario di un partito che si definisce democratico se ne freghi della presunzione di innocenza. Secondo Renzi, siamo colpevoli a prescindere: si vergogni! Al Pd altro che bloccare i conti correnti... Ma non succede perché ha molti amici nei tribunali».
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