Landini: un errore non contrapporci alla riforma Fornero
ROMA. "Quando nel 2011 l'allora governo Monti decise di intervenire drasticamente sulle pensioni si è aperta una ferita. Allora il sindacato unitariamente si è limitato a tre ore di sciopero. Oggi bisogna riconoscere che abbiamo commesso un errore a non contrapporci a quella riforma sbagliata". Lo ha detto a Palermo il segretario confederale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, parlando dal palco allestito a piazza Verdi in occasione della mobilitazione del sindacato su pensioni e lavoro, che si sta svolgendo in contemporanea in cinque piazze italiane: Roma, Torino, Bari, Palermo e Cagliari. "Ci hanno detto - ha aggiunto Landini - che era necessario intervenire sulle pensioni, cancellare l’articolo 18, abolire le province e avremmo risolto tutti i nostri problemi. Tutte queste cose sono state fatte ma la situazione continua a non girare, anzi disoccupazione e precarietà sono aumentate". "I risultati di quelle politiche sono sotto gli occhi di tutti: la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è a livelli insopportabili soprattutto al Sud, i conti non tornano e le diseguaglianze sono cresciute".
TISSONE - In piazza anche la Silp Cgil, sindacato di polizia, con delegazioni di quadri, iscritti e simpatizzanti. "I poliziotti sono in piazza con la Cgil perché un Paese senza lavoro non ha futuro" ha affermato il segretario generale Daniele Tissone. "Le lavoratrici e i lavoratori in divisa manifestano anche per chiedere al governo di riavviare subito la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da 9 anni".
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