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Parere sfavorevole dei revisori al rendiconto del Comune di Napoli

Parere sfavorevole dei revisori al rendiconto del Comune di Napoli

Carfagna: confermata l'allarmante situazione più volte denunciata in aula da Forza Italia

NAPOLI. Il collegio dei revisori dei conti del Comune di Napoli «non esprime parere favorevole per l'approvazione del rendiconto 2017». Così si conclude la relazione dell'organismo che ha esaminato il documento contabile che domani sarà al centro della discussione del consiglio comunale chiamato a votarlo. A conclusione della lunga relazione che si snoda in circa 70 pagine, il collegio dei revisori «invita l'organo consiliare ad adottare i provvedimenti di competenza» e «prescrive che il Comune provveda tempestivamente ad adottare le attività necessarie al superamento di tutte le riserve garantendo la salvaguardia degli equilibri». Il collegio, inoltre, chiede di essere messo a conoscenza «del percorso programmato per l'ottemperanza delle prescrizioni».

CARFAGNA. «I forti rilievi espressi dai revisori dei conti, che hanno congelato il loro parere in attesa di specifici e immediati interventi del Consiglio comunale, confermano l'allarmante situazione del bilancio del Comune di Napoli più volte denunciata in aula da Forza Italia». Così, in una nota, Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia. «Ad oggi l'ente non ha ancora adottato un nuovo regolamento di contabilità né redatto l'inventario propedeutico alla classificazione dello stato patrimoniale. Ma - aggiunge Carfagna - soprattutto i revisori certificano la scarsa e conclamata capacità di riscossione sia delle entrate proprie che dei proventi degli immobili e stigmatizzano il ricorso sistematico all'utilizzo dei fondi vincolati per il pagamento delle spese correnti. E ancora, tra i rilievi, figurano debiti fuori bilancio per 35 milioni, di cui 11 milioni con copertura rinviata al 2020. C'è tanto, troppo ancora da fare, come completare la razionalizzazione delle partecipate, molte delle quali con il bilancio in rosso, una su tutte la Anm. Quanto alla dismissione degli immobili, il Comune ha incassato finora appena 4 milioni di euro non riuscendo neppure ad introitare le entrate derivanti dalla gestione dell'illuminazione delle lampade votive. La conseguenza più grave di questo quadro drammatico è il tracollo dei servizi. Se infatti per le politiche sociali erano stati stanziati 102 milioni in realtà sono stati impegnati solo 74 milioni e pagati appena 28, ossia meno di un terzo; per il trasporto pubblico sono stati stanziati 380 milioni ma sono stati impegnati 251 milioni e pagati solo 61; per politiche giovanili, sport e tempo libero a fronte dei 32 milioni previsti sono stati pagati meno di due milioni. Si è ancora in attesa della svolta promessa dal sindaco de Magistris e dalla sua giunta», conclude Carfagna. 

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