Tutte le novità
08 Giugno 2015 - 10:48
Nuovo attacco del governatore della Lomardia. Salvini su Twitter: «Chiamiamoli #CLANDESTINI»
MILANO. «Stiamo facendo una serie di proposte, una cosa certa è che si può fare. Parlo dei fondi della Regione, decido io dove metterli». Nessuna marcia indietro del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in relazione alla possibilità di tagliare i fondi ai Comuni che decidessero di ospitare nuovi immigrati. E insiste: «Se io dico che si può fare, la faccio». A margine dell'assemblea di Confcommercio Maroni si è detto pronto a discutere con il governo sul tema dei migranti «ma fino ad ora non c'è stato alcun dialogo». Maroni insiste sul fatto che «l'emergenza c'è, il Governo deve risolverla, non deve farlo mandando in giro la gente». In questo senso la prima azione è per il governatore lombardo «fermare gli sbarchi come ho fatto io nel 2011. Anche lì - ricorda - ci fu l'invasione, erano 40mila contro 250mila, ma mi diedi da fare, girai il Nordafrica e l'invasione si fermò. Il Governo deve fare lo stesso».
Intanto il fronte dei governatori contrari a nuovi arrivi di migranti si allarga alla Liguria di Toti e al Veneto di Zaia che si dicono a loro volta contrari a nuovi arrivi. Fa loro eco il leader della Lega Matteo Salvini, che ai microfoni di Radio Cusano Campus dice «altri profughi e clandestini? Quando è troppo è troppo, è questione di numeri, di buonsenso». Prosegue il leader del Carroccio: «Non si possono accogliere decine di migliaia di irregolari dove ci sono più di quarantamila immigrati regolari disoccupati, in Veneto, che rischiano di perdere lavoro, casa e documenti». E ancora, incalza su Twitter: «Posso chiedervi un favore? Non chiamiamoli MIGRANTI o profughi. Chiamiamoli, perché tali sono fino a prova contraria, #CLANDESTINI».
La replica del ministro degli Esteri Gentiloni non si fa attendere: «Mi sembrano affermazioni che non aiutano perché siamo in una condizione in cui il Paese deve reagire in modo unito, chiedere di più all'Europa come stiamo facendo». Secondo il ministro bisogna «contribuire alla soluzione dei problemi, non crearne di nuovi; mi sorprende che invece ci sia chi si esercita a crearne di nuovi», conclude Gentiloni.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo