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De Luca proclamato presidente, ma non si presenta

De Luca proclamato presidente, ma non si presenta

Niente passaggio di consegne con Caldoro. Forza Italia: va sospeso o denunciamo Renzi

NAPOLI. Vincenzo De Luca è rimasto nella sua casa di Salerno e non si è presentato alla proclamazione da presidente della Regione Campania appena cominciata al Tribunale di Napoli. "Proclamazione avvenuta. Avviate le procedure per il passaggio di consegne. Nessuna risposta. Come da prassi lascio il Palazzo". Così il presidente uscente Stefano Caldoro in un tweet.

I rappresentanti di Sinistra a Lavoro e M5S, presenti in Tribunale, hanno presentato una annotazione con cui chiedono di considerare nullo ogni atto successivo alla proclamazione quindi la sospensione automatica di Vincenzo De Luca.

"De Luca è stato proclamato presidente della Regione Campania, l'atto di proclamazione è arrivato in Prefettura. Ora il prefetto di Napoli invii gli atti per la sospensione alla presidenza del Consiglio e Matteo Renzi firmi senza esitazioni. Non si temporeggi, non si cerchino escamotage, la legge e' chiara e va rispettata da tutti in egual modo. Se questo non accadesse, se venissero allungati i tempi senza una motivazione reale e concreta, assisteremmo ad una delle pagine piu' tristi della democrazia italiana, in cui si ammetterebbe platealmente e pubblicamente che la legge non e' uguale per tutti". Lo dichiara in una nota Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera.

"La proclamazione di oggi di Vincenzo De Luca quale nuovo Presidente della Giunta Regionale della Campania segna l'ennesimo capitolo di una vicenda sempre più paradossale". Così in una nota la Sinistra al Lavoro per la Campania "L'atto di proclamazione dell'Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d'Appello di Napoli, infatti, dovrebbe tener conto del fatto che De Luca sia stato condannato per abuso di ufficio, condizione per la quale la legge Severino stabilisce la sospensione automatica dalla carica di Presidente della Giunta regionale - prosegue la nota - . Il quadro normativo è chiarissimo nel definire l’automatismo della sospensione conseguente alla proclamazione di De Luca. La nostra Regione, con tutti i problemi che ha, non doveva essere messa in queste condizioni, con il grave rischio di uno stallo istituzionale e per questo fin dal primo giorno abbiamo sollevato la questione, contestando le scelte del Partito Democratico e percorrendo una strada alternativa. Come abbiamo sempre sostenuto, infatti, conseguenza della sospensione di diritto prevista dalla legge Severino è la nullità di ogni atto eventualmente assunto da De Luca a partire da oggi sino al momento in cui il Presidente del Consiglio emetterà l'atto sospensivo, poiché egli è privo di qualsiasi potere e competenza collegata a una carica temporaneamente non ricoperta. Sinistra al Lavoro per la Campania ha presentato con queste motivazioni al Presidente dell'Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d'Appello di Napoli una nota. Chiediamo che l’atto di proclamazione faccia ricognizione dell’immediata, automatica sospensione di diritto dalla carica di Presidente della Giunta regionale della Campania di Vincenzo De Luca, con ogni conseguenza anche in ordine agli atti (nulli) che lo stesso, nella qualità di Presidente sospeso, potrà eventualmente adottare", conclude la nota.

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