Cerca

L'autonomia differenziata

Il centrodestra: «C’è il fondo perequativo»

Caldoro: «C’è il fondo perequativo». Rescigno: troppe mistificazioni

Il centrodestra: «C’è il fondo perequativo»

Stefano Caldoro

NAPOLI. I partiti del centrodestra campano, nel dibattito nell’aula del consiglio regionale sul referendum per la cancellazione della norma sull’autonomia differenziata, accusano i partiti del centrosinistra di puntare al quesito solo per consolidare il campo largo, ricordando come lo stesso centrosinistra in passato fosse a favore dell’autonomia. «Il centrodestra ha presentato un piano di riforma più ampio. Il confronto su questa materia non si può ridurre tra guelfi e ghibellini», protesta l’ex presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro. Che poi lamenta come nel confronto sulla legge Calderoli «non è stato dato sufficiente spazio alle valutazioni da parte degli economisti. Bisogna ricordare invece che si dice per la prima volta sì al fondo perequativo che deve essere finanziato entro la data del completamento del Pnrr. Qui non c’è un fronte contro il Sud».

Nel corso del dibattito la consigliera regionale Carmela Rescigno della Lega ricorda che «questa norma attua il dettato dell’articolo 116 della Costituzione ma in quest’aula quante mistificazioni ho sentito». Rescigno aggiunge che «questa Regione la sfida dell’autonomia la tratta secondo il Governo che ha di fronte. E non avendo la capacità di governare il gioco, scende in campo per cancellare le regole del gioco». Per Rescigno, il tema della salute - «il più delicato e strumentalizzato» - oggi vede «cittadini di serie A, B e noi cittadini campani siamo di serie Z grazie a questo Governo regionale e quelli di centrosinistra». Tuttavia, almeno una parte del centrodestra resta cauto sul tema dei Livelli essenziali delle prestazioni. Caldoro spiega che bisogna scongiurare l’insidia della distribuzione dei fronti extra Lep. «Anche di fronte a tutte le difficoltà il fronte deve essere compatto e non c’è necessità di fare una graduatoria su chi è più o meno sudista. E se pensiamo solo di scontrarci non faremo il bene del Paese». I dubbi affiorano soprattutto in Forza Italia, come dimostra il presidente della Regione Calabria, il forzista Roberto Occhiuto, che torna a manifestare preoccupazioni durante il consiglio nazionale del partito. «Il mio auspicio - dice - è che Forza Italia non voti, in Consiglio dei ministri e in Parlamento, alcuna intesa con singole Regioni se prima non saranno interamente finanziati i Livelli essenziali di prestazione, e se non ci sarà la matematica certezza che determinate intese possano produrre danni al Sud».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori