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La Manovra

Il Governo vuole tagliare l'Irpef fino a 50mila euro

Si punta al secondo modulo della riforma

Il Governo vuole tagliare l'Irpef fino a 50mila euro

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Per le risorse si spera nel concordato preventivo

ROMA. Il Governo sta valutando un nuovo taglio dell’Irpef, questa volta focalizzato sui redditi fino a 50mila euro. Questa misura rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti nella direzione di alleggerire il carico fiscale sulle fasce di reddito più basse, dopo la recente riduzione delle aliquote da quattro a tre.

Tuttavia, l’ostacolo principale rimane la disponibilità di risorse finanziarie. Un’operazione di questa portata richiederebbe infatti ingenti investimenti, che potrebbero incidere significativamente sulla manovra economica. La riuscita di questa misura dipenderà in gran parte dall’esito del concordato preventivo biennale, un complesso meccanismo finanziario che potrebbe fornire le risorse necessarie per finanziare il taglio delle tasse. Al momento le aliquote Irpef sono tre: la prima, del 23%, si ferma a 28mila euro; la seconda del 35% si applica tra i 28mila e i 50mila euro; la terza del 43% oltre questa soglia. Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, non aveva nascosto già dal novembre scorso, quando si decise la riduzione da 4 a 3 aliquote l’obiettivo di fare ulteriori passi avanti per i redditi fino a 50mila euro. Un mantra che ha ripetuto più volte: «I nuovi sgravi dovranno riguardare la fascia di reddito dai 35mila euro, dove si esaurisce il beneficio del taglio al cuneo fiscale, a 50mila euro, anche qualcosa in più». Aiuti che andrano ad incrociarsi anche con il taglio del cuneo e la prima tranche dello sconto Irpef, ma anche le decontribuzioni per le mamme lavoratrici.

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