Tutte le novità
L'evento
26 Agosto 2024 - 18:06
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano
Firmata la convenzione tra l’Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia (Vive) e la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati
ROMA. È stata firmata a Roma, al ministero della Cultura, la convenzione tra l’Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia (Vive) e la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati per la realizzazione al Vittoriano di una mostra temporanea sull’esodo giuliano-dalmata, nelle more della realizzazione, nella Capitale, del Museo del Ricordo. Alla firma erano presenti il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; la direttrice del Vive, Edith Gabrielli; il presidente di Federesuli, Renzo Codarin; il presidente onorario di Federesuli, Giuseppe De Vergottini; il Ministro plenipotenziario Michele Rampazzo, coordinatore per le minoranze e gli esuli.
L’intesa prevede la messa a disposizione, da parte del Vive, dello spazio collocato al I livello del Vittoriano, mentre la Federazione delle Associazioni degli esuli elaborerà il progetto scientifico e museografico, condividerà con il Vittoriano le fasi operative e realizzerà la mostra, il cui ingresso sarà libero. La firma della convenzione era stata anticipata nei giorni scorsi dal ministro Sangiuliano in occasione dell’anniversario della strage di Vergarolla, vicino Pola, del 18 agosto 1946 che portò alla morte di circa 100 italiani di cui un terzo bambini. Una vicenda, quest’ultima, ancora avvolta da tanti misteri e senza colpevoli individuati e che sarà al centro dell’esposizione al Vittoriano e successivamente del Museo. «Questa mostra - afferma Sangiuliano - è il primo e importante passo verso la realizzazione del Museo del Ricordo qui a Roma dedicato alla memoria dei martiri italiani delle foibe massacrati dalla cieca violenza comunista titina». Grazie all’intesa con la Federazione delle Associazioni degli esuli, spiega Sangiuliano, «daremo vita ad un’esposizione al Vittoriano che accenderà, in un luogo altamente simbolico e centrale per l’identità nazionale, un faro potente sul buco nero della memoria legata all’esodo, dalle loro terre, di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». Insomma, conclude Sangiuliano, «con questa esposizione continuiamo a restituire, dopo troppo silenzio, la dovuta visibilità e soprattutto la giusta dignità e memoria alla tragedia delle foibe», conclude. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione nella maggioranza e in particolare in FdI: «È una nuova pietra sulla strada della riacquisizione della comune memoria storica degli italiani ed in particolare della pagina delle foibe e dell’esodo degli italiani dell’Adriatico orientale», dice il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, primo firmatario della legge sul Ricordo delle foibe.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo