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La Manovra

Pensioni, l’ira della Lega

Il Carroccio contro l'allungamento delle finestre

Pensioni, l’ira della Lega

Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon

Meloni torna a Palazzo Chigi: «Richiamate tutti...». Ora legge di Bilancio e commissario Ue

ROMA. Il tema delle pensioni torna a dominare il dibattito politico in vista della prossima manovra finanziaria. Come ogni anno, le indiscrezioni si rincorrono e le posizioni dei diversi attori in gioco si confrontano. Tra le ipotesi più discusse figura l’allungamento delle finestre mobili per chi sceglie la pensione anticipata. Secondo alcune voci, si potrebbe passare dagli attuali 3 mesi a 6-7 mesi di attesa. Tuttavia, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, smentisce categoricamente questa possibilità, ribadendo la volontà di mantenere inalterati i parametri della legge Fornero: «Io non so se c’è qualcuno nella Ragioneria che cerca di trovare i numeretti e quindi innalzare questa soglia, ma io credo che oggettivamente non è tempo di poterla aumentare questa soglia e questi limiti di fuoriuscita della legge Fornero quello è e quello deve in qualche modo rimanere». Intanto la premier Giorgia Meloni comincia all’insegna dell’ironia un breve video pubblicato sui social, girato dal suo ufficio, dov’è rientrata dopo le vacanze: «Eccomi qua, sono ricomparsa, richiamate tutte le unità». Alla ripresa le prime urgenze: il vertice con Matteo Salvini e Antonio Tajani, l’indicazione del commissario italiano all’Ue e il lavoro sulla legge di Bilancio per il 2025. Venerdì primo Consiglio dei ministri dopo la pausa. 

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