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A Procida
31 Agosto 2024 - 21:16
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
Il governatore: sostengo lo sforzo unitario della segretaria, niente veti. E lei: rispetto nelle differenze. Ma Conte attacca
NAPOLI. «La segretaria Schlein ha detto che vuole essere tenacemente unitaria. Noi sosterremo questo sforzo senza accettare veti e senza subire veti». Per la prima volta la leader dem, Elly Schlein, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si ritrovano insieme a un appuntamento politico del Pd dopo mesi e mesi di polemiche. L’occasione è la festa dell’Unità promossa dal Pd a Procida. E proprio sull’isola vanno in onda le prove di disgelo tra i due, favorite anche dal radicalizzarsi della battaglia sull’autonomia differenziata. Le parole, di De Luca suonano come un’apertura, sia pure cauta, allo sforzo per costruire il, campo largo da parte della Schlein: «Più siamo forti noi come Pd e più abbiamo le carte per aggregare una coalizione progressista», spiega il governatore. Sull’isola c’è tutto lo stato maggiore dem della Campania, a cominciare dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Sull’unità incentra il suo intervento anche il segretario del circolo dem di Procida, Raimondo Scotto di Covella.
«SERVE LIBERTA' DI PENSIERO». De Luca mette nel mirino le correnti romane, da sempre invise al governatore campano: «Aggreghiamo i giovani quando trasmettiamo esempi di vita, di rigore personale, di militanza, non quando, come è capitato per il passato, chiamiamo i giovani a iscriversi non a un grande partito politico ma a una corrente o a una tribù». Insomma, per De Luca «dobbiamo creare un partito dove ci sia la libertà di pensiero, non l’obbligo di nascondere il pensiero per candidarsi alle elezioni successive». Poi si rivolge direttamente a Schlein che è seduta in prima fila: «È un compito che è nelle tue mani. Se decidi di andare avanti in questa direzione avrai il nostro sostegno, libero e incondizionato. Dobbiamo sapere che senza la forza del Pd questo Paese non ha futuro e non si salverà». Toni ben diversi da quelli polemici degli ultimi mesi.
SCHLEIN: FARE AUTOCRITICA E RISPETTO NELLE DIFFERENZE. Dal canto suo, la segretaria raccoglie il ramoscello d’ulivo di De Luca e usa a sua volta toni concilianti: «Anche nel nostro partito abbiamo molto da cambiare. Proviamo a rispettarci di più anche nelle nostre differenze. Fare autocritica su come si sta dentro a un partito è un processo necessario», doce Schlein. Per questo, la segretaria aggiunge che «dobbiamo ricostruire una sinistra e una speranza di emancipazione che può essere solo collettiva».
ATTACCO AL GOVERNO. Poi attacca il Governo sulla Manovra: «In questo Paese quando si taglia sul sociale, sulla sanità pubblica e quando nella prossima manovra si taglia di nuovo, e lo impediremo, sulle pensioni e in particolare su quelle delle donne succede che il carico di cura rimane solo sulle spalle delle famiglie e delle donne». Poi la segretaria rilancia la battaglia antifascista: «La nostra è una Costituzione antifascista, ricordiamolo anche per chi ancora non riesce a dirlo, anche se ha giurato sulla nostra Costituzione».
SCONTRO CONTE-RENZI. A rovinare la festa e a rompere il clima di unità è però il leader del M5S, Giuseppe Conte, che accusa il Pd su Renzi («resuscitarlo un harakiri») e sulla politica estera: «Serve un chiarimento, la ricerca della pace è condizione dell’intesa politica». Il leader di Iv replica sugli Usa: «Tra Trump e Harris noi stiamo con Kamala».
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