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La Manovra

Meloni: rivalutazione delle pensioni minime

La premier: «Risorse per chi assume, basta bonus e soldi buttati. Con noi il tasso di occupati più alto dai tempi di Garibaldi»

Meloni: rivalutazione delle pensioni minime

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Allarme della Corte dei Conti Ue sull'attuazione del Pnrr: è in ritardo

ROMA. La strategia è chiara: «Tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori». Ad illustrarla è Giorgia Meloni nella sua prima uscita televisiva dopo la fine della pausa estiva. La premier sceglie Paolo Del Debbio e la sua trasmissione “4 di sera” su Rete4 per spiegare quali saranno le linee guida della prossima Manovra da 25 miliardi e affrontare tutti i principali temi sul tappeto.

Si partirà dalla conferma della riduzione del cuneo fiscale e dell’Irpef e dal sostegno alle famiglie: «L’Italia cresce più di Francia e Germania e non è più fanalino di coda, i numeri dicono che abbiamo il tasso di occupazione più alto dai tempi di Garibaldi», osserva la premier, che conferma anche l’impegno sulle pensioni minime: «Sono una nostra priorità, continueremo con la rivalutazione». Poi una replica agli attacchi delle opposizioni: «Gli slogan di Schlein si smontano con i dati, le cose vanno meglio di quando governavano loro». Dopo aver confermato «che non ho nessuna intenzione di abolire l’assegno unico, anzi il Governo lo sta difendendo», Meloni avverte: «La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo».

In un’intervista a tutto campo, la premier annuncia un nuovo provvedimento di contrasto all’immigrazione illegale e rivendica i risultati ottenuti con il lavoro fatto e il calo degli sbarchi. Poi non si sottrae dal commentare gli ultimi efferati omicidi. L’assassinio di Sharon Verzeni e la strage familiare messa in atto da un 17enne a Paderno Dugnano, nel Milanese, hanno lasciato il segno: «Non capiamo cosa stia accadendo alle nuove generazioni, è una cosa spaventosa, lo dico da madre», spiega la premier. Che poi promette: «La sicurezza sarà una mia priorità mei prossimi mesi, bisogna fare molto di più». Intanto l’Istat ha confermato le stime di luglio: l’Italia è cresciuta dello 0,2% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% sul secondo trimestre di un anno fa.

L’Istituto di statistica ha rivisto al ribasso la crescita acquisita per il 2024: allo 0,6% a fronte della stima dello 0,7% fornita a fine luglio, al di sotto dell’1% tendenziale indicato dal Governo nel Def. Allarme invece della Corte dei Conti Ue sui ritardi nell’attuazione del Pnrr: le richieste di pagamento presentate a fine 2023 sono «notevolmente inferiori» a quanto previsto negli accordi. Il timore è quello di un ingorgo che renda i ritardi irrecuperabili alla fine del dispositivo. Per l’Italia nel 2026 andranno finalizzati il 62% degli investimenti previsti.

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