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La riforma contestata
26 Settembre 2024 - 20:42
Il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero
L'appello: «Difendiamo l’Italia unita»
NAPOLI. Dopo la consegna in Cassazione di 1,3 milioni di firme a sostegno del referendum d’iniziativa popolare per l’abrogazione dell’autonomia differenziata, il nuovo appuntamento è per stamane alla Corte di Cassazione, dove verranno depositati i due quesiti per l’abrogazione della legge Calderoli votati dal consiglio regionale della Campania e dagli altri quattro organi consiliari delle Regioni guidate dal centrosinistra. In piazza Cavour, a Roma, alle 10,30 si ritroveranno il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, in qualità di delegato alla presentazione della delibera per la Regione guidata da Vincenzo De Luca, in prima fila nella battaglia contro la riforma, e i presidenti dei consigli regionali e i delegati di Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana. «Siamo dalla parte dell’Italia unita, supportando una forma politica di coesione che preveda sostegno alle fasce deboli e cura dei cittadini. Il consiglio regionale della Campania è capofila in questa battaglia di dignità», afferma Oliviero. Poi il presidente del Consiglio regionale della Campania conferma l’appuntamento di stamattina e aggiunge: «Ci ritroveremo a Roma, stamane, presidenti e delegati delle cinque regioni a guida centrosinistra».
Ma è tutto il centrosinistra campano a rimanere fortemente mobilitato contro la legge Calderoli: «Il referendum sull’autonomia differenziata è una scelta giusta: cittadini e cittadine - spiega Valeria Valente, senatrice del Pd e componente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama - devono esprimersi su una riforma che impatterà negativamente sulla loro vita quotidiana, sui loro diritti e sui servizi essenziali». Anche il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, parla di «un altro passo concreto verso il referendum per fermare una legge sbagliata, antistorica e ingiusta», mentre il capogruppo democratico in commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, osserva: «Il Comitato referendario per l’abrogazione della riforma sull’autonomia differenziata ha consegnato in Corte di Cassazione oltre 1 milione e 300mila firme. Un segnale chiarissimo: il Paese non vuole essere diviso.
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