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La riforma contestata

Autonomia, la Lega avverte gli alleati

Salvini: «Indietro non si torna. Non campiamo le perplessità, l’avete votata»

Autonomia, la Lega avverte gli alleati

Il palco della Lega a Pontida

Alla kermesse di Pontida alcuni giovani leghisti insultano dei campani, Durigon si scusa. Martusciello: importante che non si ripeta più

MILANO. «Noi non molliamo, noi non molliamo». Matteo Salvini lo ripete più volte dopo aver iniziato il suo intervento con «un eterno grazie a Bossi e Maroni per averci accompagnato fino a qua». Il palco di Pontida, parla diverse lingue, quelle dei tanti ospiti stranieri. La kermesse si snoda su due temi principali: l’autonomia differenziata, traguardo storico da mostrare ai militanti del pratone «dopo 30 anni di lotta ostinata, magari cambiando strategia» (Salvini docet), e la gara alla solidarietà allo stesso segretario finito al centro di un «processo vergognoso», attacca il premier ungherese Victor Orban, ospite alla kermesse, riferendosi al processo Open Arms per il quale il leader leghista rischia il carcere.

LA RIVENDICAZIONE LEGHISTA. Sul primo tema, tutti i leghisti lo rivendicano. Lo fa Roberto Calderoli, il ministro che ha firmato il testo di legge, spiegando «di aver mantenuto la promessa». Poi una frecciata a chi nella maggioranza frena sull’attuazione della riforma: «Io capisco le opposizioni, capisco meno qualche alleato che ogni giorno dice che si deve riflettere e che bisogna aspettare i Lep», i Livelli essenziali di prestazione. Il ministro, infatti, ricorda che «la legge l’abbiamo votata tutti».

«NON TEMIANO IL REFERENDUM». La rivendicazione arriva anche dai i governatori, a partire dal veneto Luca Zaia, che dice di non temere «un referendum che ancora non c’è». Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia avverte: «C’è chi racconta che il Sud non è all’altezza. Non è vero».

OFFESE AI MERIDIONALI, DURIGON SI SCUSA. Alla kermesse leghista c’è anche spazio per un episodio d’intolleranza nei confronti di alcuni casertani, insultati da alcuni giovani leghisti. Un caso per il quale il sottosegretario Claudio Durigon, ex commissario della Lega in Campania, si scusa subito: «Accetto le scuse del sottosegretario Durigon, per le offese rivolte ai casertani e ai napoletani da parte di alcuni giovani esponenti del partito. Durigon è una persona attenta e capace, e ha immediatamente riconosciuto la gravità di quanto accaduto. Esprimo la mia piena solidarietà ai cittadini di Caserta, vittime di insulti. È importante che episodi simili non si ripetano più», avverte il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello.

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