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Politica
05 Novembre 2024 - 11:27
Al via la seduta del Consiglio regionale della Campania chiamato oggi a votare, tra l'altro, la proposta di legge "disposizione in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale" che, recependo una norma nazionale, dà, di fatto, il via libera a una ricandidatura di Vincenzo De Luca per un terzo mandato come governatore.
In apertura, il capogruppo del Partito democratico Mario Casillo ha chiesto che la seduta, inizialmente prevista dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 16:30, prosegua a oltranza. La proposta è stata accolta così come una inversione dell'ordine del giorno. Si discuterà prima il punto relativo alla proposta di legge per recepire le modifiche, proposte dalla giunta, alla legge sull'autonomia differenziata.
A seguire la discussione del terzo mandato e, poi, sulla legge elettorale. In aula è presente anche De Luca.
CENTRODESTRA: «IMPUGNIAMO AL TAR PROVVEDIMENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE»
«L'arroganza di questa maggioranza, che calpesta i regolamenti del Consiglio regionale, espone i provvedimenti che intendono adottare oggi a rischio annullamento». È quanto riferiscono in una nota congiunta i consiglieri regionali del centrodestra, a proposito dei lavori in corso nella seduta odierna, che ha all'ordine del giorno anche la questione del terzo mandato.
In apertura della seduta, a nome del centrodestra, il consigliere Raffaele Pisacane (FdI) aveva presentato la questione pregiudiziale, sostenendo «l'impossibilità di procedere alla seduta consiliare antimeridiana», durante la quale è all'ordine del giorno anche la legge sul terzo mandato. «La mancata approvazione della pregiudiziale ci induce a impugnare i provvedimenti al Tar», si chiude la nota.
CIARAMBINO (GRUPPO MISTO): VOTO A FAVORE DEL TERZO MANDATO
«Voterò a favore su questa legge, innanzitutto perché non si tratta di un progetto eversivo, in quanto il terzo mandato lo si decide in Parlamento, mentre in Campania si sta unicamente recependo una norma nazionale». Lo ha detto la consigliera regionale del gruppo Misto, ex M5S, Valeria Ciarambino, a margine dell''apertura della seduta del Consiglio Regionale che ha all'ordine del giorno il recepimento della norma nazionale sull'ineleggibilità del presidente della Giunta regionale e che potrebbe consentire al presidente in carica, Vincenzo De Luca, di correre per il suo terzo mandato.
«Sul fronte politico, ci sono stati attacchi appassionati contro questa legge che determinerebbe un vulnus democratico. Peccato che provengano da chi siede sugli scranni parlamentari senza aver preso mezza preferenza dei cittadini. Io voto a favore anche contro l'ipocrisia di chi finge di battersi per la democrazia, ma in realtà sta proteggendo le rendite di posizione». Ciarambino chiede quindi a tutte le forze politiche di condurre una «battaglia vera sulla democrazia», a partire dalla reintroduzione del voto di preferenza in Parlamento, «che è la massima istituzione del Paese. Trovo plausibile che un presidente di Regione, che viene scelto dai cittadini con il voto di preferenza, debba e possa sottoporsi nuovamente al giudizio popolare, quindi voto sì perché credo debbano essere i cittadini campani a determinare il proprio destino».
DE LUCA: «REFERENDUM SARÀ OCCASIONE PER CREARE CONFUSIONE»
«Il primo obiettivo da proporci è quello di fare una discussione semplificata e non stritolare i perpendicoli ai nostri interlocutori. Se il dibattito è questo, il referendum sarà un'occasione per creare confusione e non far capire niente alla gente». Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine del voto in Consiglio regionale sulla proposta di legge contenente le modifiche alla legge attuativa della autonomia differenziata.
«La nostra battaglia - spiega il governatore - è per modernizzare l'Italia, perché così affondiamo in palude burocratica, ma difendendo l'unità nazionale. Noi contestiamo l'insieme della manovra in relazione all'equilibrio dei poteri fra Stato e Regione - aggiunge De Luca -. È anche un modo per fare un'operazione verità, visto che Forza Italia e alcuni colleghi presidenti di Regione hanno sollevato rilievi critici. Premesso che il centrosinistra ha responsabilità gravissime sul tema dell'autonomia differenziata, oggi veniamo al dunque. La proposta è ridurre l'interrogativo a due punti essenziali che i cittadini possono capire: le stesse risorse sanitarie per ogni cittadino italiano e impedire per legge che ci siano contratti integrativi regionali».
AUTONOMIA, OK A PROPOSTE DI MODIFICA
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza la proposta di legge, da inviare alle Camere, in cui sono inserite le modifiche alla legge attuativa della autonomia differenziata. Dai 50 presenti in Aula sono arrivati 33 voti favorevoli alla delibera di giunta. Sono 14 i pareri contrari e 3 gli astenuti.
Con la pdl si persegue l'obiettivo, come riportato nella relazione esplicativa, di "ricondurre l'articolato ai doverosi canoni di legittimità costituzionale attraverso modifiche idonee ad assicurare, sul piano concernente i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che gli stessi siano effettivamente garantiti e finanziati sulla base di criteri ispirati all'eguaglianza tra tutti i cittadini; sul piano formale e procedimentale, che non siano mortificate le attribuzioni delle Regioni e del Parlamento".
Il Disegno di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, era stato approvato in I Commissione con il voto favorevole dei gruppi della maggioranza di centrosinistra e quelli contrari del centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
NAPPI: «CAMPO LARGO È CAMPOSANTO, DESTRA HA PROGRAMMA»
«La differenza tra centrodestra e questa armata brancaleone che viene chiamata campo largo, ma in realtà è un camposanto, è che noi abbiamo un programma a cui stiamo lavorando, un piano per il lavoro, per la sanità, per l'ambiente, che sono i temi centrali per la vita dei cittadini, come i trasporti e su questo ci stiamo concentrando». Lo dice il consigliere regionale e capogruppo della Lega, Severino Nappi, a margine del Consiglio regionale della Campania dove, tra i punti all'ordine del giorno, c'è il recepimento della norma nazionale sul terzo mandato per il presidente della Giunta regionale.
«Ci saranno dei confronti, non escludo anche aspri all'interno della coalizione - sostiene Nappi - ma come sempre andremo compatti e uniti con un unico obiettivo, che è quello del benessere dei cittadini e della rinascita di una Regione che oggi è ultima sotto ogni profilo e classifica. E questo - conclude Nappi - è inaccettabile per chi ama il proprio territorio».
BONAVITACOLA: «NORMA SU TERZO MANDATO ASSOLUTAMENTE COSTITUZIONALE»
«La norma è assolutamente cosistituzionale», dice Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, esponente del Pd, intervenendo nell'aula del Consiglio dove si discute la proposta di legge "disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale" che, recependo una norma nazionale, apre di fatto la strada a un ipotetico terzo mandato di Vincenzo De Luca come governatore.
«Sono curioso di capire di quale profilo di incostituzionalità della norma parlino (nel centrodestra,ndr). Come mai questa incostituzionalità - si chiede Bonavitacola - varrebbe in Campania e non in Piemonte? Nella vostra visione esiste una deroga sabauda?».
Rispondendo ancora al centrodestra, il vice di De Luca aggiunge: «Perché siete terrorizzati? Se sostenete che le cose vanno male, dovreste essere contenti di avere un candidato che si presenta con risultati così deludenti».
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