Tutte le novità
L'elezione
21 Novembre 2024 - 08:38
Gaetano Manfredi è il nuovo presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni. È la prima volta che un sindaco di Napoli assume la guida dell’Anci. L’accordo era già stato trovato da tempo. L’ex rettore della Federico II, con i piedi ben piantati nel centrosinistra ma senza tessera di partito in tasca, è stato individuato da tutti i sindaci, grazie al suo profilo istituzionale e collaborativo, l’uomo migliore per guidare l’Anci. L’elezione, nel corso dell’assemblea che si è tenuta a Torino, è avvenuta per acclamazione. Manfredi ha ringraziato tutti e abbracciato Nicola Decaro, ex sindaco di Bari e oggi eurodeputato, che ha guidato l’Anci fino a che è stato primo cittadino del capoluogo pugliese.
Le prime parole da presidente dell’Anci, dopo i ringraziamenti del caso, le ha rivolte alla premier Giorgia Meloni: «Alla premier dico che deve vedere nei sindaci degli interlocutori leali, concreti, che vogliono essere interlocutori privilegiati del Governo e noi arriveremo con proposte serie e unitarie. Quindi ci aspettiamo, e sono molto fiducioso che questo avvenga, un'interlocuzione diretta forte con la premier e con il Governo. Noi rapidamente costruiremo un'agenda dei comuni con una serie di proposte concrete che sottoporremo alla premier e sono convinto che riusciremo a trovare una strada per realizzarle». E sembra già esserci il programma: «Le priorità sono mettere al centro della politica italiana i bisogni dei Comuni, rafforzarne l'autonomia, dargli dei poteri che siano all'altezza delle sfide che la contemporaneità ci mette davanti. È prioritario affrontare quelli che sono aspetti chiave, dalla politica della casa, della sicurezza urbana, ai temi ambientali che oggi impattano fortemente sui Comuni, a quelle che sono le esigenze dei cittadini, come trasporti migliori, migliori servizi sociali ed educativi. Sono sfide molto grandi - sottolinea Manfredi - che impattano sui bisogni quotidiani delle persone». E ancora, per il sindaco sottolinea come «su tante tematiche su cui noi siamo continuamente sollecitati dai cittadini abbiamo dei poteri estremamente limitati, ad esempio i temi legati al turismo, le attività commerciali, la sicurezza, la Protezione Civile. Tutti temi su cui noi abbiamo grandi responsabilità, ma poteri limitati».
Ma Manfredi chiede al Governo anche di rivedere la manovra: «Siamo sorpresi e preoccupati per alcune scelte che riteniamo drastiche di riduzione di risorse con azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali. Parliamo di una riduzione pari a 3 miliardi e 200 milioni per il periodo 2025/2029 e di oltre 5 miliardi per il periodo 2030/2037. Preoccupa molto il totale di 8 miliardi e 200 milioni che confluiranno nei circa 24 miliardi di risorse pubbliche destinate ad un fondo investimenti la cui destinazione finale ad oggi non è nota». A giudizio di Manfredi «l'impatto sull'attività di progettazione e programmazione dei Comuni sarà molto negativo. Chiediamo al Parlamento e al governo un ripensamento e di valutare insieme quali fondi funzionano meglio e quali meno e semmai di intervenire con i tagli solo sui secondi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo