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14 Settembre 2018 - 18:56
Ironia del governatore sulla proposta di de Magistris di una valuta partenopea: «La Regione Campania paga in euro, non ha deciso di stampare monete farlocche, noi siamo tradizionalisti»
NAPOLI. «Abbiamo gruppi di immigrati che vengono in Italia e cominciano a fare spaccio di droga, occupare militarmente i territori, sfruttare le prostituzione. A Napoli c'è il Vasto, attorno alla stazione Garibaldi, dove si ha paura a camminare anche di giorno. Abbiamo un pezzo di quarto mondo. Nelle prossime settimane solleciteremo il Comune di Napoli e le forze dell'ordine a prendere in mano la situazione. È intollerabile». Così, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a LiraTv. «Quando - spiega - hai una realtà con gruppi di migranti che pretendono di mettere i tappeti per vendere materiale di contrabbando di provenienza camorristica quando decidono loro. Quando hai l'accattonaggio molesto davanti alle colonnine per distribuirre i biglietti del parcheggio e al nord bande violente che infastidiscono le donne. Di fronte a questa realtà chiudiamo gli occhi o decidiamo di difendere le condizioni di vita delle nostre famiglie? Io dico che dobbiamo reagire e usare il pugno di ferro. Se vieni in Italia per dare fastidio alle nostre donne e famiglie, te ne devi andare. Dobbiamo approvare leggi più stringenti, dopo la prima volta che ti trovo che hai fatto accattonaggio molesto vai in galera se ti ritrovo».
«MONETE FARLOCCHE». «La Regione Campania paga in euro, non ha deciso di stampare monete farlocche, noi siamo tradizionalisti. E pagheremo le imprese quando ci saranno gli stati di avanzamento». Così De Luca che ha lanciato un chiaro riferimento ironico alla proposta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, di realizzare una moneta aggiuntiva all'euro per Napoli, nell'ambito di un progetto di una criptovaluta. «Da ottobre - aveva esordito De Luca a LiraTv - partiranno le gare regionali per le strade e i porti. Abbiamo fatto un bando da 450 milioni. E abbiamo selezionato progetti esecutivi immediatamente appalatabili. Ci aspettiammo cantieri per mezzo miliardo entro l'inizio del 2019. Sollecito i Comuni a muoversi: a loro abbiamo dato respiro finanziario con la legge 51, con la quale la Regione cosnente loro di accendere mutui e paga gli interessi. Ovviamente la regione paga in euro».
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