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Governo lavora a “scudo penale" per forze dell'ordine, tre ipotesi in campo

Tecnici del ministero della Giustizia studiano una soluzione normativa per evitare l'iscrizione nel registro degli indagati e il rischio sospensione in caso di legittima difesa

Governo lavora a “scudo penale" per forze dell'ordine, tre ipotesi in campo

Non c'è ancora una bozza, ma i tecnici del ministero della Giustizia, in accordo con Palazzo Chigi, stanno studiando una soluzione normativa per evitare che le forze dell'ordine, che agiscono per legittima difesa e nell'esercizio del proprio dovere, siano iscritte nel registro degli indagati arrivando a rischiare la sospensione dal servizio e ripercussioni sullo stipendio.

Le tre ipotesi in campo

A quanto si apprende non è ancora pronto un testo, ma si sta ragionando su diverse ipotesi che possano tutelare gli interessi di tutte le parti. Del resto la stessa iscrizione nel registro avviene anche a garanzia dell'indagato. Al momento sarebbero tre le ipotesi in campo: intervenire con un emendamento al ddl Sicurezza, ancora all'esame del parlamento, con un ddl ad hoc a cui sia garantita una corsia preferenziale oppure con un decreto legge.

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