Tutte le novità
La bocciatura
10 Giugno 2025 - 08:10
NAPOLI. Il referendum manca il quorum e quindi la consultazione elettorale su cinque quesiti abrogativi in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza fallisce quella che era l’obiettivo.
I RISULTATI DELL’AFFLUENZA IN CAMPANIA. Nove regioni hanno superato il 30 per cento, risultato in linea con quello nazionale dove in pratica alle urne è andato un elettore su tre pari al 30,58 per cento (14 milioni di votanti), mentre la Campania è rimasta sotto la soglia. La provincia con la maggiore affluenza è quella di Napoli con il 31,76 per cento rispetto al 31,40 di Avellino. L’affluenza più bassa è in quella di Caserta con il 26,15. Tra i capoluoghi di provincia, Napoli è quello che fa registrare circa il 33 per cento.
Per il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, «non aver raggiunto il quorum non è una “sonora sconfitta”. Va ricordato che la Cgil per la prima volta si è misurata su un terreno squisitamente elettorale e grazie alle alleanze con i movimenti e le associazioni, le sinergie con la politica e le battaglie per la pace e contro l’autonomia differenziata, questo voto referendario ha rimesso il lavoro al centro di un nuovo modello economico e sociale».
A giudizio del presidente dell’Unione industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, «il fallimento del referendum per l’abolizione del Jobs Act rappresenta una vittoria del buon senso e della maturità del popolo italiano. Gli elettori hanno dimostrato di non essere più disposti a farsi trascinare da pulsioni demagogiche o da battaglie ideologiche di retroguardia, soprattutto quando si tratta di smontare riforme che hanno prodotto risultati concreti e positivi. Gli italiani hanno detto no a un uso distorto degli strumenti referendari, ribadendo che le riforme si correggono, si migliorano, ma non si cancellano per calcolo politico o per spirito di rivalsa».
L’ANALISI DEL DATO NAZIONALE. Analizzando il dato nazionale, la regione con l’affluenza più bassa è stato il Trentino Alto Adige con 22,70 per cento, seguito dalla Sicilia con il 23,09 e la Calabria con il 23,81. L’affluenza più alta, ma comunque sotto la soglia psicologica del 40 per cento, in Toscana con il 39,10 e in Emilia Romagna con il 38,10.
Se si analizzano i dati, dei quesiti, quello relativo al reintegro dei licenziamenti illegittimi ha registrato l’88,78 per cento di “Si”; quelli su licenziamenti e limite indennità l’87,34; sulla tutela dei contratti l’88,78; sulla responsabilità per gli infortuni sul lavoro l’88,06 e, infine, quello per l’ottenimento della cittadinanza italiana il 64,66.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo